Sulla vespa di Cremonini sale tutta Sanremo
Terza serata piena di musica a Sanremo. Tutti e 25 i cantanti in gara hanno presentato il loro pezzo. Il televoto ha premiato Mahmood & Blanco, Elisa e Gianni Morandi. Sugli scudi gli ospiti: Drusilla Foer e, soprattutto, Cesare Cremonini.
Drusilla Foer ruba la scena ad Amadeus
Aperta dall’omaggio di Amadeus a Mattarella, la terza serata del 72° Festival di Sanremo ha permesso al pubblico a casa di riascoltare tutti in una sera i brani e di televotare il preferito. Giusy Ferreri ha dato il la con “Miele”, ma l’attenzione di tutti era rivolta verso Drusilla Foer. L'”anziana soubrette” non ha deluso le aspettative. La sua voce flautata, la capacità di rubare la scena ad Amadeus passando con naturalezza dai panni della vamp a quelli di Zorro raccolto un enorme successo nei commenti nelle diverse piattaforme social che hanno apprezzato lo stile, l’arguzia e l’eleganza nel rispondere alle polemiche sulla sua presenza: “Ho pensato a qualcosa di eccentrico, per tranquillizzare tutti quelli che avevano paura di un uomo en travesti, sicché mi sono travestita”, ha spiegato al conduttore stupito nel vederla entrare nel palco nei panni dell’eroe mascherato. “Che fa, si spoglia completamente?”, ha chiesto Ama mentre Drusilla si stava togliendo i baffi. “Farei delle grandi sorprese”, ha risposto con grande ironia l’attore concludendo così lo sketch. Siparietto con stoccata a Iva Zanicchi.
Iva Zanicchi: “Quanto sei alta!” Drusilla Foer: “Più di te!”. Iva Zanicchi : “Hai anche altre cose più di me!”. Drusilla: “Sono colta”.
Mahmood ed Elisa su tutti
Tra i big la palma dei migliori va data ancora a una volta alla coppia Mahmood & Blanco (con “Brividi”) e a Elisa. I primi, senza alcun timore, sembrano essere dei veterani su un palco non facile. L’Ariston scotta può bruciare carriere. Loro sono trannquillissimi. Comunque vada, pensano, sarà un successo. E già lo è: basta guardare i dati streaming. Elisa dopo ventuno anni, riesce ad emozionare. La sua “O forse sei tu” è una delle papabili alla vittoria finale. Sarà un testa a testa con i due. Mine vaganti? Sangiovanni, Rkomi e Irama. Delude Michele Bravi, su La Rappresentante di Lista meglio stendere un pietoso velo (eppure, misteri della musica, in radio è suonatissima…) mentre la “Domenica” di Achille Lauro, senza troppi orpelli o trovate, entra in testa.
Sulla vespa di Cremonini sale tutta Sanremo
Il vero protagonista della terza serata è Cesare Cremonini. Nel primo intervento un medley emozionante da “Nessuno vuole essere Robin” a “Poetica” passando per “Marmellata #25”. L’artista ha iniziato la propria esibizione “camminando” tra i portici e i vicoli di Bologna, la sua città. Struggente ed emozionante. Ha poi auspicato il ritorno negli stadi, anch’essi puniti nel biennio pandemico e presentato il nuovo singolo “La ragazza del futuro”. Ma la sala è esplosa con la celeberrima “50 Special”. La vespa che ti toglie i problemi fa esplodere l’Ariston. Su quella vespa sale idealmente tutta Sanremo. Mario Venuti, su Facebook, ha scritto: “Lucio Dalla non è morto invano. Una parte di lui si è reincarnata in Cesare Cremonini.” Come dargli torto… Nota di colore: un cameraman, durante l’esibizione è inciampato, cadendo rovinosamente a terra. Niente di grave, per fortuna.
Saviano emoziona
«Ricordare non è un atto passivo ma, letteralmente, rimettere nel cuore. Il cuore, infatti, è sede della memoria. Ricordare Falcone e Borsellino significa rimetterli in vita, sentendoli battere in noi». Roberto Saviano, approfittando del monologo per ricordare il sacrificio di tanti altri uomini e donne di giustizia finiti nel mirino delle mafie, da Gaetano Costa ad Alberto Giacomelli, ha emozionato il pubblico, mai così attento. «Il motivo che ha spinto le mafie ad andare avanti è sempre stato puntare sul fatto che, il giorno dopo, non se ne parlasse più. E lo pensavano anche per Falcone e Borsellino. Oggi sono celebrati come eroi, ma quando erano in vita no». Lo scrittore ha chiuso l’intervento ricordando la giovane Rita Atria.
La classifica generale
Il televoto boccia senza pietà Tananai, Ana Mena e Yuman. Ai primi tre posti Mahmood & Blanco, Elisa e la sorpresa Gianni Morandi.
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