Calcio
9:47 am, 3 Gennaio 22 calendario
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Mondiale ogni due anni, Infantino e la Fifa insistono

Di: Redazione Metronews
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CALCIO – Tanti giocatori non ne vogliono sapere: troppo stress. Ma Gianni Infantino, presidente della Fifa, insiste: il Mondiale di calcio ogni due anni si può fare. Perché, dice «è uno strumento di inclusione, e anche gli Europei potrebbero giocarsi ogni due anni». Ospite di “Radio anch’io sport”, su Rai Radio 1, il boss del calcio mondiale afferma: «In Europa c’è contrarietà perché c’è il mondiale ogni settimana col campionato e i migliori giocatori al mondo, ma nel resto del mondo non esiste: è un mese all’anno e bisogna trovare il modo di includere per davvero il mondo nel calcio». Il mondiale ogni 2 anni «non è una proposta di Infantino ma della Fifa, è stato richiesto da 166 paesi di fare uno studio di fattibilità. I presupposti devono essere chiari, l’88% dei paesi, anche la maggioranza di quelli europei, ha chiesto uno studio, e lo studio ci dice che dal punto di vista sportivo funzionerebbe il mondiale ogni 2 anni: ci sarebbero meno partite di nazionali ma con più impatto».

Infantino, il Mondiale, lo studio di fattibilità e i guadagni

Infantino ha proseguito, ancora: «L’Italia partecipa molto spesso al mondiale e l’impatto che ha la partecipazione è importantissima dal punto di vista sportivo. Solo 32 paesi su 211 partecipano. Quando 100 anni fa si è deciso di giocare ogni 4 anni c’erano 40 paesi al mondo che giocavano a calcio, oggi sono più di 200 e se ne deve tenere conto. Ovviamente è positivo anche l’impatto economico, ci guadagnerebbero tutti. La cosa più importante è che è un progetto anche a protezione dei campionati nazionali, ci sarebbero meno soste. E anche per i calciatori stessi: ci sarebbe una pausa dopo il mondiale a luglio di almeno 3 settimane per recuperare, cosa che oggi non esiste».

Lo stadio Olimpico per Paolo Rossi

Quanto alla questione della intitolazione dello Stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi, Infantino s’è detto più che d’accordo: «Nessuno come lui ha avuto un impatto positivo su tutta una generazione, con la sua semplicità ha dimostrato che l’impossibile può diventare possibile. Nell’’82 avevo 12 anni ma ricordo benissimo quel mondiale, per milioni di italiani all’estero è stato qualcosa di eccezionale, ci hanno guardato in modo diverso. La rivincita, la voglia di rivalsa, il successo: ha avuto un impatto incredibile. Per me intitolare il principale stadio d’Italia a Paolo Rossi è qualcosa che va fatto, va fatto in fretta. Mi complimento con il Parlamento e con chi ha intrapreso i passi per farlo, credo sia dovuto che i giovani debbano conoscere la storia di Paolo Rossi e sapere quello che ha fatto per noi»-

3 Gennaio 2022
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