Figliuolo: presto abbasseremo l’età della terza dose di vaccino

«Ritengo che nei prossimi giorni scioglieremo le riserve e poi sarà resa nota la decisione, che sarà sempre legata alle indicazioni delle evidenze scientifiche». Così il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo a proposito della terza dose di vaccino anti Sars-CoV-2. «A breve incontrerò il ministro Speranza e gli scienziati per esaminare le evidenze scientifiche e per continuare senza indugio nella terza dose. Si arriverà progressivamente ad abbassare l’età, lo faremo a breve», ha aggiunto. Figliuolo ha quindi ricordato che «a livello nazionale oggi siamo all’83,5% delle persone che hanno effettuato il ciclo completo, questo ci pone al 76% su tutta la popolazione italiana. Se consideriamo chi ha avuto almeno una dose siamo all’86,5% e ci pone intorno al 79% dell’intera popolazione. Questo fa sì che l’Italia sia di molto al di sopra della media europea», ha sottolineato, ricordando che i dati ci danno in una situazione migliore rispetto al resto d’Europa.

Vaccino ai bambini, i dubbi

Dubbi sulla somministrazione del vaccino ai bambini sotto i 12 anni.  Favorevole Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e medicina preventiva all’Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute: «E’assolutamente importante per proteggere loro e per proteggere tutta la comunità. Non è un caso che i pediatri siano tutti d’accordo, perché loro i bambini malati li vedono. Ricordo che l’epidemia nel Regno Unito ha generato decine di migliaia di bambini con long Covid, che, a distanza di mesi, sono ancora apatici e astenici, con difficoltà persino ad andare a scuola». Suggerisce invece di aspettare  Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all’Università di Padova: «Meglio usare un eccesso di prudenza, anche per non dare nuove argomenti ai no vax: aspettiamo nuovi dati più estesi, una volta che li avremo potremo procedere alla vaccinazione anche dei più piccoli in sicurezza». I dati sono invece sufficienti per il virologo Fabrizio Pregliasco: «Secondo me, i dati già visti sul vaccino anti-Covid per i bambini della fascia 5-11 annisono più che buoni in termini di sicurezza e di efficacia»-

Picco in Germania

In Germania l’incidenza settimanale di casi confermati di infezione da Coronavirus per 100mila abitanti ha raggiunto quota 201,1, la più alta da inizio pandemia. Il dato arriva dal Robert Koch Institut: giovedì l’incidenza registrata era stata di 154,5 casi, una settimana prima di 130,2. Il picco precedente era stato raggiunto il 22 dicembre 2020, al culmine della seconda ondata di Coronavirus, con 197,6 casi per 100mila abitanti su sette giorni.

Auckland riapre

Dopo 83 giorni di chiusura, nella città neozelandese di Auckland si allentano le misure restrittive: come ha confermato la premier Jacinda Ardern, da domani notte la città passerà dal livello di restrizioni massimo, 4, a quello inferiore, il 3. Entro la fine del mese, la situazione verrà riesaminata e anche ad Auckland, come il resto del Paese, potrebbero valere le misure più flessibili di un sistema cosiddetto a «semaforo», previste per quando il 90% della popolazione avrà ricevuto entrambe le dosi del vaccino. Intanto, in Nuova Zelanda si sono registrati 190 casi di contagio da Covid, di cui 182 nella sola Auckland; ieri erano 113 e il giorno prima 206.

Per la prima volta nessun decesso in Giappone

Per la prima volta da 15 mesi, il Giappone non ha registrato nelle scorse 24 ore nessun decesso dovuto al Covid-19: lo riferiscono i media locali secondo quanto riporta l’agenzia Reuters. Era dal 2 agosto 2020 che non si registrava una giornata senza alcun morto per il virus, secondo l’emittente NHK. Sabato, si erano invece registrati 3 morti. Da quando le vaccinazioni sono decollate nel Paese asiatico, la diffusione del virus ha cominciato a frenare. Oltre il 70% della popolazione giapponese è stato immunizzato.