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4:21 pm, 2 Novembre 21 calendario

No Vax, a Trieste la linea dura resta. “E’ necessaria”

Di: Redazione Metronews
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Vertice  in Prefettura a Trieste, con la Regione Friuli Venezia Giulia e i sindaci dei comuni capoluogo, all’indomani dell’annuncio dell’adozione di misure per far fronte all’aumento di nuovi casi di contagio in Friuli e in particolare a Trieste. La linea dura resta. Il sindaco del capoluogo giuliano Roberto Dipiazza al termine ha ribadito che «Piazza dell’Unità viene interdetta alle manifestazioni pubbliche fino al 31 dicembre». Si tratta – ha aggiunto – di «un provvedimento più che sufficiente. Non possiamo bloccare le manifestazioni». «Anche gli altri sindaci – ha aggiunto Dipiazza – pensano ad analoghe iniziative per le loro piazze, ma non hanno i numeri che abbiamo avuto noi» ha concluso, riferendosi alla cospicua partecipazione delle proteste No Green pass in città.

Nuovi contagi, 141 su 160 a Trieste

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati complessivamente 160 nuovi contagi: 144 su 1.667 tamponi molecolari con una percentuale di positività dell’8,64% e 16 casi su 6.459 test rapidi antigenici realizzati (0,25%). Lo comunica il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi. “A Trieste in particolare – ha rilevato il vicegovernatore – il dato dei contagi continua a rivelarsi alto, con ben 141 sul totale dei 160 nuovi positivi”.

Linea dura “necessaria”

“Sono in contatto con i No Vax, so che non sono violenti, ma da triestina penso che quelle manifestazioni siano state un incredibile, straordinario focolaio ed è una cosa molto pericolosa, considerando che c’è ancora una percentuale relativamente alta di non vaccinati”. Giovanna Botteri commenta così la decisione del governo di vietare nella sia città natale, Trieste, le manifestazioni contro il Green pass fino al prossimo 31 dicembre. “Dico pericolosa perché ha portato a ricoveri straordinari in ospedale, e so che gli ospedali sono disperati perché non hanno letti a sufficienza – spiega l’inviata Rai- Ci sono stati più di 800 contagi nell’ultima settimana, e la città, che stava ripartendo, rischia di ripiombare in zona gialla”.

Il divieto di manifestazioni a piazza Unità d’Italia a Trieste dopo la recente impennata di contagi Covid è una decisione “sacrosanta. Non possiamo permetterci una recrudescenza della pandemia e i dati che stanno uscendo sono un campanello d’allarme”. Così il triestino ministro M5S per le Politiche agricole Stefano Patuanelli.

“Tutte le opinioni sono legittime, ma non è altrettanto legittima la volontà di non rispettare la legge. La linea dura su Trieste di prefetto, sindaci e presidente di Regione è giusta e necessaria. Serve per tutelare la sicurezza e la salute di tutti, a cominciare dai più fragili. Chi parla di limitazione della libertà individuale, dovrebbe guardare i dati preoccupanti sull’incremento dei contagi. Non è difficile, basterebbe rispettare le regole, avere il green pass, vaccinarsi, unico strumento che può davvero garantire la libertà di tutti”. Così in un post su Facebook il presidente di Italia Viva Ettore Rosato.

“Dobbiamo evitare che accada quello che è accaduto a Trieste, con quel cluster di 100 positivi, perché al di là delle infezioni, di mezzo c’è un ospedale che magari deve abbandonare altre prestazioni. Le manifestazioni sono tollerabili fino a che non si passa il limite“. Lo ha sottolineato il governatore del Veneto Luca Zaia commentando il cluster di Covid19 scoperto a Trieste dopo le manifestazioni di protesta dei portuali. “Lascia l’amaro in bocca, perché se vuoi manifestare vacci con la mascherine, il fatto è che i No Mask sono poi diventati No Vax e poi diventeranno no-qualcos’altro… Io Rispetto le idee di tutti, ma il dato di fatto è che ora si ritrovano un cluster con un centinaio di persone”, ha concluso.

“Trieste è una città più disponibile alla beffa che non al danno”, è adesso che il danno è arrivato “è il momento di dire basta“. Gianni Cuperlo, triestino ed esponente del Pd, parla così di quanto sta accadendo nella città friulana che da capitale No Green pass sta diventando un focolaio Covid. “Trieste ha un grandissimo grado di tolleranza, però a un certo punto giunge la soglia oltre la quale di determina una reazione e una risposta”.

Fazio: “Serve vaccino obbligatorio”

Istituire l’obbligatorietà del vaccino ”senza se e senza ma”, auspica Fabio Fazio che, pur non entrando nel merito delle polemiche legate alle manifestazioni dei No Green pass, sostiene che l’unica soluzione ”per poter tornare a vivere”, spiega, sia rendere il vaccino anti covid obbligatorio.
Non mi pare accettabile rifiutare un vaccino sicuro oltre ogni più rosea previsione e rivendicare il diritto di infettare gli altri o limitare la vita di chi si è fatto vaccinare – sottolinea il conduttore di ‘Che tempo che fà – Come per molti altri vaccini per i quali non esistono polemiche, prevederei l’obbligatorietà”, conclude Fazio.

2 Novembre 2021
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