Festa del Cinema
8:10 pm, 19 Ottobre 21 calendario
4 minuti di lettura lettura

Tarantino: «Il Premio alla carriera ha un sapore speciale»

Di: Redazione Metronews
condividi
Tarantino, Daniela Pick e Antonio Monda
Tarantino, Daniela Pick e Antonio Monda sul red carpet della Festa.

E Quentin Tarantino fa sua anche la notte di luna romana sul red carpet della XVI Festa del cinema di Roma. «Ho da sempre avuto una grande connessione con il cinema italiano ed essere premiati stasera qui a Roma, tra tanta gente che mi conosce, per me ha un sapore davvero speciale». Dice a caldo il regista Usa a proposito del Premio alla Carriera che di lì a poco il maestro dell’horror Dario Argento gli consegnerà (dopo l’Incontro Ravvicinato) con queste parole: «Tu sei non solo l’orgoglio del cinema americano ma anche l’orgoglio di una parte del cinema italiano. Sono così onorato di dare questo premio a uno dei più grandi talenti mondiali. Evviva Quentin Tarantino!».

Quentin e Daniela Pick sul tappeto rosso

Abito nero, sorriso aperto, Quentin arriva sul red carpet dell’Auditorium, e si sofferma brevemente con i giornalisti per poi procedere verso il photocall sotto la Cavea superiore, dove un folto pubblico in sold out lo attende da ore acclamandolo a gran voce come un messia.
Il regista di “Kill Bill”, accompagnato dalla moglie, la cantante Daniela Pick, elegantissima in abito lungo bianco, si pavoneggia davanti ai fotografi, improvvisando movimenti comici e perfino una piroetta per la gioia del pubblico.

«Il mio decimo prossimo film? Uscirà prima o poi – risponde sornione a chi gli chiede un titolo – ma al momento sto lavorando ad altro. Sto scrivendo un libro di critica sul cinema, niente a che fare con quello scritto sul film “C’era una volta a Hollywood”. Si tratta di una cosa diversa» chiosa gentilmente prima d’imboccare la scalinata verso la sala Sinopoli per la premiazione.

Tra Tarantino e Argento

La scelta di far consegnare il Premio alla carriera dal regista italiano Dario Argento ha una valenza simbolica e importante considerando che è stato lo stesso Tarantino in passato a raccontare come la visione di Profondo rosso (quando aveva appena 14 anni) lo abbia scosso.
«Sono andato al cinema da solo, e prima di sapere chi fosse Dario Argento. Non sapevo neppure che fosse un film italiano. Mi sono trovato ad assistere a questi orrendi omicidi uno dopo l’altro, uccisioni davvero sadiche. Non c’era solo il sangue, ma anche la colonna sonora più potente che avessi mai sentito in un film. Una donna veniva ustionata a morte e ho pensato “questo film è davvero pesante”, per me è stato emozionante, davvero emozionante» il racconto di Tarantino.

 

 

19 Ottobre 2021 ( modificato il 20 Ottobre 2021 | 18:47 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo