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4:40 pm, 6 Ottobre 21 calendario

Draghi: “La riforma del catasto non è una patrimoniale”

Di: Redazione Metronews
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Draghi a Salvini: il governo segue le riforme, mette in chiaro il premier. Il giorno dopo aver fatto disertare ai ministri leghisti il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera alla delega fiscale, Matteo Salvini insiste però sul «secco no» del suo partito alla riforma governativa. La riorganizzazione del catasto è una «patrimoniale nascosta» e non firmo «deleghe in bianco», assicura, attirandosi le critiche, aspre, del Pd che lo invita a fare «chiarezza», ma anche, più contenute, degli alleati del centrodestra governativo, Forza Italia e i centristi di Coraggio Italia e Udc. «Il passaggio che porta all’emersione del nero e dell’abusivo va benissimo, ma ogni possibilità attuale o futura di un aumento della tassa sulla casa non potrà mai avere il sostegno della Lega. Il sostegno della Lega al governo non è in discussione quando si tratta di tagliare le tasse», precisa il segretario leghista. «Contiamo che il Parlamento modifichi questi passaggi, tolga qualsiasi ipotesi di riforma del catasto e di patrimoniale sulla casa dalla delega fiscale», aggiunge, chiedendo che sia inserita la rottamazione della cartelle esattoriali, e sostanzialmente indicando una possibile via d’uscita. Ma il segretario chiarisce che non c’è volontà di ritirare il sostegno a Mario Draghi. «La Lega è dentro, se vogliono escano Letta e Conte», dice. Salvini potrebbe avere un colloquio telefonico nelle prossime ore con il presidente del Consiglio Mario Draghi, che ieri lo ha esortato a «spiegare».

Draghi a Salvini: il governo segue le riforme

«Il governo va avanti. La sua azione non può seguire il calendario elettorale, perchè deve seguire quello delle riforme». Al termine della seconda giornata di Vertice Ue-Balcani a Brdo, in Slovenia, il presidente del Consiglio, Mario Draghi risponde così al leader della Lega sulla polemica sollevata dal numero uno del Carroccio sulla riforma del catasto e la legge delega fiscale. «Non ci sarà un aumento delle tasse – è la replica di Draghi alle parole di Salvini – e non c’è una patrimoniale sulla casa». Nessuna crisi in vista dunque, sostiene il premier, il governo va avanti perchè la sua «azione non può seguire il calendario elettorale, ma quello negoziato con la Commissione .europea sui fondi del Recovery. Questo è il calendario di riforme da seguire», non quello elettorale, sottolinea Draghi, lasciando intendere che la presa di posizione di Salvini sia stata in qualche modo determinata dal risultato elettorale non brillante alle amministrative. «Ieri a una domanda sulla crisi di governo ho risposto “chiedete a Salvini”. Oggi Salvini ha parlato, ha detto che la partecipazione al governo non è in discussione – afferma il premier – poi ci vedremo nei prossimi giorni».

«Riforma catasto non è una patrimoniale»

Ma da parte del premier arriva una ulteriore rassicurazione al numero uno della Lega: «La riforma del catasto non è una patrimoniale, non ci sarà un aumento del carico fiscale sulle case degli italiani». Piuttosto, continua Draghi, si tratta di «un’operazione di trasparenza, dura 5 anni e sulle tasse una decisione ci sarà nel 2026». Anzi, secondo alcuni, aggiunge Draghi, è possibile che la revisione delle rendite possa portare al calo dell’imposizione. «Questo governo non tocca le case degli italiani – ripete Draghi – e non intende aumentare le tasse: abbiamo detto fin dall’inizio che non avremmo aumentato le tasse. Sono passati sette mesi, non le abbiamo aumentate nonostante ci siano state molte richieste di farlo e abbiamo detto di no». Anche perchè, ha spiegato il presidente del Consiglio, un ritocco al rialzo del carico fiscale potrebbe «turbare la ripresa». «L’economia italiana era molto fiacca quando è entrata nella pandemia – ha ricordato – ha avuto un trauma straordinario, il crollo dell’economia italiana è uno dei più alti nell’Ue. Ora è il momento in cui l’attività economica è ripartita, lasciamo che la ripresa si consolidi e non turbiamola con attacchi fiscali di vario tipo». Il governo infine, ha concluso il premier, potrebbe intervenire ancora sull’aumento delle bollette legato alla crescita dei costi dell’energia. Ma ciò non avverrà con un intervento diretto: «A parte la determinazione per mitigare i costi sociali degli aumenti dei prezzi, bisogna pensare anche a misure strutturali. La riflessione su questo avrà luogo all’interno della legge di bilancio».

6 Ottobre 2021
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