Bergamo
4:22 pm, 3 Ottobre 21 calendario
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Opera WOW al Donizetti, gli studenti creano teatro

Di: Sergio Rizza
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BERGAMO – Portare gli studenti a teatro. Di più: portare il teatro dentro di loro, scatenare reazioni, raccoglierle, rielaborarle. È davvero un progetto speciale quello che la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo ha preparato per quest’anno scolastico. Un progetto doppio: “Opera WOW”, partendo da Donizetti e Mayr, lato musica; e “Pulire il futuro”, ispirato al Memoriale di Aldo Moro, lato prosa.

Francesco Micheli, direttore artistico del Donizetti Opera.

Opera WOW, partenza affollata con “Lucia Off” di Francesco Micheli

A Bergamo, la città che della pandemia di Covid è doloroso simbolo, si vuole riconnettere la comunità alla vita. Ripartendo dai più giovani. Ma, dice il direttore generale della Fondazione, Massimo Boffelli,  «non si tratta solo di permettere agli studenti di assistere agli spettacoli, bensì di accompagnarli in un percorso di crescita». Parole che parrebbero retoriche se non avessero una sostanza. Con Opera WOW, non ci si limita più a portare adolescenti a teatro, alle “anteprime under 30” del Festival donizettiano (in arrivo dal 18 novembre al 5 dicembre, www.donizetti.org) o agli show pedagogici di Francesco Micheli, il direttore artistico che martedì 28 settembre, in un Teatro Donizetti splendidamente ristrutturato, ha intrattenuto martedì 28 settembre oltre 400 studenti delle superiori con il suo “Lucia Off”, spettacolo di divulgazione centrato sulla Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Quest’anno, ai progetti didattici “Donizetti educational” pensati per scuole d’infanzia, elementari e medie, si aggiunge un progetto speciale, appunto, riservato alle superiori del territorio e veramente nuovo, dagli esiti dichiaratamente non scritti e imprevedibili.

Dagli studenti una nuova creazione musicale

Un progetto di interesse vitale, questo “Opera WOW”, non solo perché, fin dal titolo, si propone di suscitare stupore attraverso la bellezza, semi-sconosciuta tra i nostri giovani, del teatro musicale. È vitale perché davvero “aperto” a ogni conclusione possibile, quindi sperimentale sul serio. Partendo da Lucia di Lammermoor, il capolavoro di Donizetti, il Genio “di casa”, e dalla Medea in Corinto di Giovanni Simone Mayr, che di don Gaetano fu scopritore e maestro, si cercherà di suscitare nei ragazzi delle reazioni, delle rielaborazioni del difficile vissuto di questi lunghi mesi di pandemia. Snodandosi tra laboratori con insegnanti (e qui spunta l’affermato metodo di Opera Education di Aslico) e spettacoli dal vivo, il percorso darà vita, nelle intenzioni, ad elementi utili a produrre , nientemeno, una nuova creazione artistica, peraltro tutta da inventare. Nulla è preordinato, tutto in itinere.

Al centro, Michela Mannari, dell’Ufficio Scuola del Donizetti; al suo fianco Boffelli, a destra Micheli.

Il ruolo di Michela Mannari e Francesca Corna

Come dice Michela Mannari, dell’Ufficio Scuola della Fondazione,  «si tratta di un progetto sperimentale con il quale ci si propone di raccogliere gli “output” artistici che le scuole vorranno produrre, quindi poesie, musiche, spettacoli, qualunque cosa. Siamo in ascolto, il percorso non è facile. Non sappiamo neanche noi cosa aspettarci di preciso». I passaggi più delicati e complessi di Opera WOW saranno seguiti dalla psicologa e psicoterapeuta, coordinatrice scientifica del progetto, Francesca Corna, bergamasca attiva professionalmente a Parigi: «Tutto nasce dal dialogo tra il mondo dell’Opera e della psicologia, nell’idea di poter elaborare il doloroso vissuto di questo periodo. Il percorso è stato concepito perché i ragazzi possano godere degli spettacoli avendo, anche, momenti formativi, laboratori esperienziali, per rileggere, ri-nominare il vissuto, perché i momenti di vuoto diventino momenti di crescita. E questo, “appoggiandoci” alle “eroine” Lucia e Medea, due giovani donne che soffrono fra pazzia e violenza. L’obiettivo? Come dice la parola Wow!, è stupirli, L’Opera non è solo uno strumento di conoscenza, ma di conoscenza di sé».

L’attore Fabrizio Gifuni.

Agnere Moro: “Pulire il futuro”

Nel campo della prosa, sotto la direzione artistica di Maria Grazia Panigada e con il coordinamento scientifico del professor Ivo Lizzola, docente di Pedagogia sociale a Bergamo, si svolgerà invece il progetto “Pulire il futuro. La democrazia, il potere, la giustizia”. Temi fondamentali, vasti: l’idea è di tenerli insieme, per così dire, di renderli fertili a contatto con gli studenti, avendo come guida la figura tragica di Aldo Moro (“Pulire il futuro” è una frase pronunciata da Agnese Moro per descrivere la sostanza e la prospettiva morale dell’opera del padre, volta, ha detto, a sostenere il futuro dei giovani), sia per come emerse dal lavoro svolto dal leader democristiano in seno alla Costituente, dove si occupò di carceri (vedi articolo 27 della Costituzione) e di diritti e doveri dei cittadini, sia per come si delineò il suo pensiero nell’esperienza della prigionia per opera delle Brigate rosse, confluita negli strazianti, lucidissimi scritti delle Lettere e del cosiddetto Memoriale, col quale Moro rilesse e ripercorse in controluce la storia d’Italia.

Fabrizio Gifuni e gli scritti di Moro prigioniero in scena

In questa parte “in prosa” del lavoro della Fondazione per le scuole, gli spettacoli d’eccezione proposti agli studenti saranno Con il vostro irridente silenzio di e con Fabrizio Gifuni (una lettura degli scritti dello statista durante i “55 giorni” in cui fu prigioniero delle Br), Una notte sbagliata di Marco Baliani, sulle vittime innocenti della violenza dello Stato, e Nel tempo che ci resta di César Brie sulle figure di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Tommaso Buscetta. Anche in questo ambito prenderanno vita dei laboratori attraverso il “percorso Giustizia” e il “Percorso Democrazia”, arricchiti dal confronto di studenti e professori con docenti universitari di diritto, antropologia, storia contemporanea e filosofia morale quali Filippo Pizzolato, Paola Gandolfi, Guido Formigoni, Luca Alici e l’ad di IPSOS Nando Pagnoncelli.

SERGIO RIZZA

3 Ottobre 2021
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