Bergamo
8:21 am, 5 Novembre 22 calendario
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Opera Wow, Donizetti a ritmo di trap per i liceali di Bergamo

Di: Sergio Rizza
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Prendi Donizetti, mixalo, e ne avrai un bel pezzo trap. Arricchito da testo e spunti musicali prodotti da studenti delle superiori. Avverrà nella prossima primavera a Bergamo. Si tratta del progetto Opera Wow (Metro ne ha già parlato qui), voluto dalla Fondazione del Teatro Donizetti e integrato con il Donizetti Opera festival 2022, al via tra pochi giorni, il 18 novembre sotto la direzione artistica di Francesco Micheli. In “consolle”, a raccogliere gli spunti dei ragazzi di Opera Wow, sarà un artista esperto di deejayng e di musica elettronica, Jodi Pedrali (in alto nella foto di Gianfranco Rota).

Una immagine del recente Summer Camp della Fondazione Donizetti (foto Rota)

I progetti educativi della fondazione tra Opera e prosa

Il Donizetti trap di Opera Wow non è che un esempio, uno degli “acuti” di un teatro di tradizione attivissimo. Le attività pedagogiche della fondazione bergamasca intitolata al sommo Gaetano Donizetti sono tante, sempre di più, sia per l’Opera che per la prosa, e per l’anno scolastico in corso hanno raccolto 14 mila adesioni complessive tra insegnanti e (soprattutto) studenti, un record, tanto che sono andate esaurite tutte le date previste e altre ne sono state aggiunte. Un progettone, insomma, di interesse forse non soltanto locale, tanto è ampio lo spettro delle iniziative, che non comprende solo le anteprime riservate ai giovanissimi delle opere del festival e Lucia Off, lo show divulgativo riservato ai ragazzi concepito da Micheli, ormai un classico. Sono coinvolti anche l’Ufficio Scolastico Territoriale e perfino l’ATS. Ce n’è per tutte le età e le classi: le scuole d’infanzia e le primarie daranno vita all’opera partecipata Gaetano, Gioppino e l’Elisir d’amore con i burattini di Daniele Cortesi, i più grandicelli a Chiara o Serafina? per la regia di Manuel Renga (da Chiara e Serafina di Donizetti, in “prima” moderna al Donizetti Opera di quest’anno), e poi, via via, c’è il reading Giovane Gaetano – una biografia in parole e musica, Ti presento Gaetano, o Ti racconto Gaetano: ragazzi e  bambini alla scoperta del Teatro, oppure Il gufo investigatore. E questo solo per il teatro musicale e dintorni.

Francesco Micheli e Maria Grazia Panigada (Foto Rota)

Poi c’è la prosa, nel ramo della direzione artistica di Maria Grazia Panigada: il “contenitore” si chiama Il cantiere del teatro, tutto declinato tra storia e attualità, da Cosa nostra spiegata ai bambini con Ottavia Piccolo al laboratorio sulle Supplici di Euripide rivolto alle superiori, ai progetti con Isrec intitolati Perlasca. Il coraggio di dire no e Matteotti Medley. Come dice Michela Mannari, responsabile dei progetti didattici, con giustificato orgoglio, «sono pochi i teatri, anche più grandi del nostro, ad avere un “ufficio scuola” e così tanti progetti». La necessità è quella di legarsi al “territorio” e di coltivare il pubblico del futuro. Una «officina formativa», come la chiama Micheli.

Jodi Pedrali (foto Rota)

Opera Wow, dalle arie di Donizetti al trap: parla Jodi Pedrali

Negli anni, il rinato Donizetti Opera, giunto alla sua seconda vita, ha fatto del suo legame con la comunità locale e con i più giovani una sorta di distintivo. Lo provano, nella ridda di manifestazioni, ogni anno, i Mixopera di Fluidostudio ispirati alla musica di Don Gaetano (giusto per avere un’idea, si ascolti su Youtube). E lo proverà, a breve, questo Opera Wow ispirato alle opere in cartellone quest’anno. Attorniato dalla formatrice teatrale Maria Teresa Galati, dall’educatore dell’ATS Emilio Maino e dalla cantante Raissa Avilés, sarà Jodi Pedrali a giocarsi le chiavi musicali di un esperimento vero, dagli esiti aperti. Pedrali, 43 anni, in arte Joud Iscariout, è tastierista e pianista. Da anni lavora con Donizetti, a suon di dj set e dj live ispirati alla musica del genius loci: «Ho già insegnato musica e deejayng ai più giovani, ma questo progetto è davvero nuovissimo», racconta a Metro. E nemmeno lui sa come andrà a finire esattamente: «Lavorerò con diverse classi delle superiori in uno spazio apposito dell’Istituto Pesenti. L’idea è di dare a ogni classe una traccia ricavata da una delle opere in cartellone, a cominciare da La favorite e da L’ajo nell’imbarazzo. Ho già cominciato a elaborare tracce semplici, da “riempire” con gli stimoli provenienti dai ragazzi». Quali stimoli? «Testi, per esempio, o idee musicali, beat box, battimani, voce… L’obiettivo è realizzare dei brani trap». Musica elettronica, sintetizzatori, drum machine. E arie d’opera. Una «contaminazione», dice, «tra la musica di oggi, vicina alla loro sensibilità, e quella di Donizetti: più antica, sì, ma anche questa può “parlare” di loro. Per esempio posso partire dall’aria Quel tuo sorriso, o padre, dall’Ajo nell’imbarazzo…e, da lì, stravolgerla, reinventarla». Come diceva Micheli, una «officina creativa», appunto. Con Jodi Pedrali e i suoi dj set, appuntamento anche il prossimo 4 dicembre anel centro piacentiniano di Bergamo, di fronte al teatro, per il Donizetti Christmas Day.

Francesco Micheli e le scuole in “Lucia Off” al Teatro Donizetti (Foto Rota)
5 Novembre 2022
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