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5:48 pm, 1 Ottobre 21 calendario

Alice nella città torna all’Auditorium e porta Johnny Depp

Di: Redazione Metronews
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Alla ricerca di uno sguardo bambino. E oltre il dolore di questi anni. Ma, prima di tutto una parentesi emotiva: “Dopo anni torniamo qui in Auditorium dove abbiamo iniziato tanti anni fa ed è un’emozione enorme. Del resto è solo grazie a persone appassionate, capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo e alle istituzioni che continuano a sostenerci nonostante le difficoltà e anche ai partner privati, tutti ci hanno aiutato in questi tempi difficili in cui trovarci in sala diventa un gesto rivoluzionario. E il desiderio è quello di portare non solo i ragazzi ma anche gli adulti in sala e far tornare un po’ tutti bambini”. Parola di Fabia Bettini  che dirige, insieme a Gianluca Giannelli, la XIX edizione di Alice nella città, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, dal 14 al 24 ottobre, organizzata dall’Associazione Culturale PlayTown Roma, con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiC, della Regione Lazio, dell’Arsial – Agenzia Regionale per lo Sviluppo e innovazione dell’Agricoltura del Lazio, del Comune di Roma in collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma e l’Auditorium della Conciliazione.

Alice nella città

E, allora, pronti e via con un programma che “rifiuta spazi chiusi, rifiuta confini e cerca racconti e film che volano e planano su luoghi dell’anima, film da fruire tutti insieme, non più a casa come è stato in questi ultimi due anni ma al cinema-dice la Bettini- e, soprattutto via a film che noi accompagneremo per mano, per questo riproporremo film passati al Festival di Venezia e altri film arriveranno dalla Berlinale ,perché Alice vuole travalicare i confini”.

Anteprima europea di “Ghostbusters: Legacy”

Pronti e via con l’anteprima europea di “Ghostbusters: Legacy” che apre il festival e con i grandi autori internazionali, da Kenneth Branagh a Céline Sciamma,  da Louis Garrel a Andrea Arnold,  con gli attesissimi incontri con  Johnny Depp (che arriverà il 17) e con  Achille Lauro e Frank Matano, con il cinema italiano, con i film di Dario Albertini, Fabio Mollo, Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher, con due restauri importanti, “Tutta colpa del Paradiso” e “Amore tossico”, e con la grande animazione che ci regalerà  “Belle”, il nuovo film di Ari Folman, il robottino Ron, per non dire, del sequel “La famiglia Addams 2”. E a tutto ciò si aggiungono le 10 opere nel Concorso Young Adult e le 4 Fuori Concorso, 10 film e 4 proiezioni speciali in Panorama Italia, tra cui ‘Takeaway’ di Renzo Carbonera con un ruolo importante per lo scomparso Libero de Rienzo, 8 Eventi Speciali, la sezione Sintonie in collaborazione con Venezia 78 e la Berlinale 2021,
3 serie tv, 4 restauri e 20 cortometraggi. Ma non è tutto. Come ci tengono a sottolineare i due direttori: “Oltre all’Auditorium Parco della Musica, Alice si espande anche all’Auditorium della Conciliazione, al cinema Savoy e alla Casa del Cinema e quest’ anno il festival sarà più popolare e inclusivo che mai e con la presidente Anna Foglietta faremo molta attività vicina al sociale.  Non a caso apriamo con ‘Ghostbusters: Legacy’ di Jason Reitman che è un po’ la chiusura di un cerchio perché è un film di un figlio che riprende il vecchio ‘Ghostbusters’ del padre e questa è un’apertura perfetta per coinvolgere la città tutta. Ma ci divertiremo anche con l’anteprima de ‘La famiglia Addams 2’ che sarà accompagnato da Loredana Bertè. E, tra i tanti eventi speciali ci tengo a ricordare ‘Where is Anna Frank ?’, film che mescola lo storico, il soprannaturale e la contemporaneità, oltre che ‘Time is up’ di Elisa Amoruso che torna al festival”.

Il concorso

E il concorso? “I 10 film del concorso creano una relazione fortissima tra l’immaginario e la vita, prendono in considerazione l’adolescenza come dimensione in cui esplorare tante implicazioni esistenziali. Come il film di Dario Albertini, ‘Anima bella’,unico film italiano in concorso, uno sguardo profondo e autentico sui rapporti familiari, ma anche su un mondo sospeso tra la nostalgia di un’Italia rurale e un luogo dell’anima che, attraverso la protagonista (Madalina Di Fabio) ci restituisce l’immagine di un dolore che viene dalla una fiducia tradita. In ‘Petite Maman’ l’infanzia si scontra con il ciclo di vita e morte e Céline Sciamma ci mostra una nuova tappa della sua ricerca sui grandi riti di passaggio della vita, affidandosi al tempo sospeso della fiaba per raccontare l’elaborazione del primo lutto e sull’amore per una madre e il ricordo per una nonna. Mentre è un viaggio nella memoria che Kenneth Branagh in ‘Belfast’ trasforma in racconto autobiografico fatto di momenti che ricostruiscono la sua storia di formazione durante il tumulto dell’Irlanda del Nord della fine degli anni ’60, con  Judi Dench, Jamie Dornan, Ciaran Hinds e l’esordiente Jude Hill e rimandi alla grande letteratura ottocentesca di Dickens o di certa tradizione di fiabe classiche. Anche per Samuel Theis l’infanzia è un momento serio e tumultuoso e nella sua opera seconda ‘Softie’ riesce a catturare la ricca vita interiore di un bambino che tenta di affrontare la sua sessualità. E poi ci sono storie al femminile come ‘Prayers for the stolen’ della messicana Tatiana Huezo o come ‘Olga’ di Elie Grappe,che nel suo esordio (già candidato per la Svizzero all’Oscar 2022 per il miglior film straniero), porta con sé il messaggio rivoluzionario di una giovane ginnasta, nel momento in cui dovrà mettersi alla prova sugli attrezzi ma anche fare delle scelte importanti. Mentre una scelta radicale  è quella raccontata in ‘My Sunny Maad’, storia di Helena che in quanto donna occidentale che sposa un uomo afghano, deve trasferirsi nella Kabul post-talebana e accettare cambiamenti fondamentali di vita a partire dal suo status di moglie. Ma ci sarà anche ‘La Ruche’ diretto da Christophe Hermans, riflessione sulla vita e sulla morte; sul bene, sul male e sul diverso che sempre ci portiamo dentro,sotto le maschere. E anche ‘The Justice of Bunny King’ parla della complessità dei legami familiari e solleva riflessioni sulla vita e sui possibili modi di stare al mondo, raccontando di una madre che si rifiuta di arrendersi. E da segnalare anche uno tra i più importanti registi del cinema di animazione a livello mondiale, Mamoru Hosoda, che torna ad Alice nella città con il suo nuovo e atteso anime ‘Belle’, trasportandoci in un mondo ipertecnologico e nella doppia vita di una studentessa liceale di 17 anni”.  E scusate se è poco.

SILVIA DI PAOLA

 

1 Ottobre 2021 ( modificato il 2 Ottobre 2021 | 13:09 )
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