A Marassi vince il calcio. Genoa-Verona finisce 3-3

Sabato da emozioni forti, da far impallidire gli altri maggiori campionati europei. Dopo i due anticipi che hanno visto protagoniste le due milanesi (il Milan vittorioso in Liguria e l’Inter fermata sul pari dall’Atalanta) il piatto forte del sabato calcistico è andato in scena a Genova.
Le formazioni di Ballardini e Tudor hanno onorato l’impegno con una ripresa batticuore per i 13.478 spettatori presenti.

Primo tempo opaco

Primo tempo aperto da un’occasionissima di Criscito. Il capitano del Genoa riceve sulla sinistra, controlla e fa partire un tiro-cross insidiosissimo. Montipò vede il pallone all’ultimo e riesce a deviare in corner.
Ma sono gli ospiti ad andare in vantaggio. All’8° Ilic dribbla facilmente Maksimovic in mezzo al campo e allarga per Faraoni. Il capitano ospite crossa per la testa di Simeone, che insacca: gol dell’ex come nelle più antiche leggi del calcio.
Tutto qui, sterile possesso palla veronese a parte. Tudor non rischia e si va al riposo sullo 0-1

L’inizio della ripresa sembra mettere una pietra tombale sulla gara. Al 48° Doveri assegna un calcio di rigore al Verona, dopo controllo Var per un pestone di Maksimovic ai danni di Simeone. Trasforma Barák. Gli ospiti continuano a spingere e sfiorano più volte il gol del 3-0.

Finale da brividi

Ma al 76° si riapre tutto: fallo di mano netto e inutile di Dawidowicz e rigore trasformato da capitan Criscito: è 1-2. A 13 minuti dal termine inizia un’altra gara.
Rovella batte un grande calcio di punizione e Destro trova lo stacco giusto per battere Montipò. Rimonta completata dai rossoblù al minuto 80, che trovano il pari con il numero 22. Quattro le reti per l’ex romanista nelle prime sei giornate di campionato: mai Destro era partito così forte.
E, al minuto 85, l’apoteosi: Ancora Destro, lanciato in contropiede da Pandev, punta Gunter, lo salta e batte Montipò con un pallonetto. È il gol del 3-2, della rimonta epica. A rendere ancora più romanzato il tutto il modo con il quale il genoano realizza. Dopo aver ingoiato due bustine di integratori, mette dentro il pallone tenendo una bottiglietta d’acqua in mano.

È fatta, è fatta ormai.
Ma al 91°, a spegnere i sogni rossoblù ci pensa un altro ex giallorosso. È Kalinić di testa a siglare il definitivo 3-3 su cross di Casale.
Il pari serve a poco ad entrambe le formazioni ma è uno spot incredibile per il calcio. Aspettando le gare di domani, Genoa e Verona restano appaiate a quota 5. Ma, dopo una serata così, nessuno può ritenersi insoddisfatto.

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