Afghanistan
12:01 am, 14 Agosto 21 calendario

Afghanistan e talebani, allarme per ritorno del terrorismo

Di: Redazione Metronews
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La situazione in Afghanistan è sempre più grave con il ritorno dei talebani al potere. Il Pentagono sta inviando 3 mila militari, tra marine e soldati, e altri 4 mila soldati nella regione per evacuare la maggior parte dei dipendenti dell’ambasciata e i cittadini americani che risiedono a Kabul. A questi vanno aggiunti altri mille, ha precisato il portavoce John Kirby, diretti in Qatar per aiutare ad accelerare le pratiche di visto speciale per migliaia di interpreti e collaboratori afghani della missione Usa, e che con le loro famiglie lasceranno il Paese per evitare la ritorsione dei talebani. Due battaglioni dei marine e uno dell’esercito dovrebbero arrivare all’aeroporto internazionale di Kabul entro sabato sera.

Afghanistan, preoccupazione mondiale

L’attenzione del mondo continua a guardare verso Kabul con estrema preoccupazione. Il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha sentito telefonicamente il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per fare il punto sulla situazione alla luce degli ultimi sviluppi dopo l’avanzata dei talebani. Durante il colloquio è stata ribadita la necessità di procedere con la massima attenzione per mettere in sicurezza anche il personale dell’ambasciata italiana a Kabul.     La Gran Bretagna, invece, fa sapere tramite il ministro della Difesa, Ben Wallace, di “essere pronta a tornare in Afghanistan se il Paese dovesse iniziare a ospitare al Qaeda diventando così una minaccia per l’Occidente”. Londra ha poi sottolineato che il ritiro delle truppe americane “ha creato molti problemi e grandi difficoltà”.    Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha ribadito che Washington resta impegnata “per la sicurezza e la stabilità” del Paese “di fonte “alla violenza talebana”. Il dipartimento di Stato ha riferito che Blinken ha avuto un colloquio con le sue controparti canadesi e tedesche, e il segretario generale della Nato Stoltenberg, per discutere la situazione in Afghanistan e preparare i prossimi passi.

Il futuro in Afghanistan e il terrorismo

Quello che accadrà una volta riconquistato il potere in Afghanistan è ancora nebuloso, ma di certo preoccupa sul fronte del terrorismo. I talebani potrebbero non garantire più alle formazioni jihadiste il sostegno offerto in passato. È molto più concreto il pericolo che gli studenti coranici decidano di chiudere un occhio di fronte alle trame di Isis e Al Qaeda. I due gruppi terroristici hanno avuto con i talebani relazioni di natura opposta, conflittuali nel primo caso, di contiguità nel secondo. Entrambi, però, una volta completato il ritiro delle truppe occidentali e venuta meno la vigilanza delle attuali autorità di Kabul, guadagnerebbero un maggiore spazio di manovra per organizzare attentati all’estero.

Talebani e Al Qaeda

Il ramo di Al Qaeda in Afghanistan e Pakistan è oggi solo un’ombra dell’organizzazione che fu sotto la guida di Osama bin Laden. Molti capi sono stati uccisi dagli Usa, altri sono nascosti o in fuga e dell’attuale leader, Ayman al-Zawahiri, non si sa nemmeno se sia ancora vivo. Alla morte di Bin Laden è seguito un prosciugamento dei fondi e non esistono più i grandi campi di addestramento che costellavano l’Afghanistan prima degli attentati dell’11 settembre 2001.  Secondo una stima delle Nazioni Unite, Al Qaeda conserva ancora nel Paese uno zoccolo duro di 400-600 miliziani, che spesso combattono accanto ai talebani e li appoggiano con la fabbricazione di ordigni e la raccolta di finanziamenti. I talebani, che negli ultimi anni hanno rafforzato i legami con Al Qaeda anche attraverso i matrimoni, sulla carta hanno accolto la richiesta dei negoziatori Usa di impedire alla formazione di utilizzare l’Afghanistan come base per compiere attentati in altri Paesi. Dall’uccisione, nell’ottobre 2020 di Abu Muhsin al-Masri, numero due di Al Qaeda in Afghanistan, è emerso però un quadro diverso. Le forze speciali afghane, durante il raid nel quale è stato eliminato al-Masri, hanno riferito di aver trovato messaggi nel quale il defunto terrorista dichiarava alle controparti siriane che l’Afghanistan sarebbe potuto tornare presto la base principale dell’organizzazione. Subito dopo il raid, gli americani colpirono obiettivi di Al Qaeda a Idlib, in Siria, segno della credibilità della minaccia.

Talebani e Isis

Più complesse le relazioni tra i talebani e la divisione dell‘Isis in Afghanistan, che, secondo l’Onu, conta 2.200 miliziani armati concentrati nella provincia montana di Kunar, al confine con il Pakistan. Un contingente composito, dove trovano spazio militanti pashtun pakistani fuggiti dal loro Paese, disertori afghani, estremisti uzbeki e, in numero più limitato, reduci arabi di quello che fu lo Stato islamico siro-iracheno. Le comunicazioni con le altre filiali del califfato nero, si legge in un’analisi scritta da Thomas Parker per il Washington Institute, sono ormai limitate a messaggi via cellulare e i finanziamenti ridotti a un piccolo rivolo. Un ritorno dei talebani al potere potrebbe però offrire ai terroristi una chance di rialzare la testa.     Nonostante l’obiettivo comune di rovesciare il governo di Kabul, talebani e Isis hanno sempre combattuto tra loro per il controllo del territorio. I sanguinosi attentati commessi dall’Isis hanno però contribuito a creare nel Paese il clima di instabilità che ha consentito ai talebani di lanciare la loro offensiva. E questi ultimi non si sarebbero limitati a un’occasionale condiscendenza nei confronti dei terroristi. Il tramite tra i due gruppi sarebbe un’altra formazione jihadista, la rete Haqqani, vicinissima ai talebani, che, secondo alcune fonti di intelligence, avrebbe aiutato l’Isis a organizzare e portare a compimento alcuni attacchi contro obiettivi governativi afghani. I talebani potrebbero inoltre avere interesse nel mantenere in vita le cellule locali dell’Isis in modo da poter compiere, di tanto in tanto, strette repressive a loro danno che mostrino alla comunità internazionale un impegno di facciata nella lotta al terrorismo.

14 Agosto 2021 ( modificato il 13 Agosto 2021 | 20:28 )
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