Tra Alessandro Gassmann e Lettieri a Venezia 78
CINEMA «Lovely Boy racconta la storia di Nic e del suo percorso. Di quello che passa tra il vuoto e il pieno, la dissolutezza e la quotidianità, la disgregazione e la costruzione, la disperazione e la speranza». Così il regista Francesco Lettieri a proposito del suo film che sarà fuori concorso alle Giornate degli Autori di Venezia 78. “Lovely Boy”, prodotto Sky Original, scritto da Peppe Fiore e da Lettieri, vede protagonisti Andrea Carpenzano, Daniele Del Plavignano, Ludovica Martino ed Enrico Borello.
Ascesa e caduta
Lovely Boy, alias Nic, è l’astro nascente della scena musicale romana. Tatuaggi e talento, forma con l’amico Borneo la XXG, un lanciato duo. Risucchiato in una spirale di autodistruzione, Nic è trascinato dagli eventi: potrà fare i conti con se stesso solo lontano. In una comunità di recupero sulle Dolomiti che accoglie persone cadute come lui nel baratro della droga, tenterà di ritrovarsi condividendo la solitudine interiore.
Ritorno alla regia
Atteso alle Giornate degli Autori “Il silenzio grande”, che segna il ritorno alla regia di Alessandro Gassmann. Il film è tratto dall’omonima pièce teatrale di Maurizio De Giovanni, che firma la sceneggiatura con Andrea Ozza e lo stesso Gassmann.
Una storia segnata da conflitti, equivoci, confronti, voci e silenzi di una famiglia tanto eccezionale quanto, nel suo intimo, caotica e disfunzionale. Protagonisti: Massimiliano Gallo, Margherita Buy e Marina Confalone, affiancati dalle giovani star Antonia Fotaras (Luna Nera, Il nome della rosa) ed Emanuele Linfatti (I predatori, L’ombra del figlio).
Su Ornella Vanoni
Da segnalare, infine, il docu “Senza fine” di Elisa Fuksas su e con Ornella Vanoni, Evento Speciale nella Selezione Ufficiale (Venezia 1-11 settembre). «Una storia, una protagonista, come questa cambia anche chi la racconta. Nella difficoltà e nella grazia, e nella deriva soprattutto, ho subito anche io l’effetto Vanoni, che è una miscela di coraggio e fragilità, di serietà e ironia. Ora vedo che ci siamo più volte scambiate di posto, in qualche modo Ornella mi ha lasciato essere lei, mentre la raccontavo. Un contagio irresistibile», come spiega la Fuksas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA