amianto
4:07 pm, 6 Luglio 21 calendario

La Difesa dovrà risarcire orfana di vittima di amianto

Di: Redazione Metronews
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 Il Tribunale del Lavoro di Milano ha condannato il ministero della Difesa a riconoscere lo status di vittima del dovere a R.M., deceduto per mesotelioma pleurico dovuto ad esposizione ad amianto nel luglio del 2017 dopo aver svolto servizio militare nei Lagunari a Venezia dal marzo 1963 all’aprile 1964. Come ha reso noto l’Osservatorio nazionale amianto, il giudice Antonio Lombardo ha riconosciuto nei confronti della figlia del militare, rappresentata dal legale Ezio Bonanni, un risarcimento di 200 mila euro oltre perequazioni e la costituzione di due assegni vitalizi mensili di 1.033 e 500 euro, che percepirà per tutta la vita, oltre gli arretrati dalla data della morte del genitore. Secondo il Tribunale, con la morte del padre, l’orfana ha subito la lesione al suo mondo degli affetti, e il venir meno della principale figura di riferimento, subendo lo stress e lo shock della diagnosi e della prognosi e poi della morte. Si calcola che allo stato attuale R.L. abbia maturato prestazioni previdenziali per un importo di circa 350.000,00 euro.
Di poche settimane fa un altro megarisarcimento stabilito dal Tribunale in base al riconoscimento di morte per cause di servizio per G.R.T, un sommergibilista della Marina Militare, anche lui deceduto per un mesiotelioma pleurico. G.R.T è stato esposto ad amianto durante il servizio di leva ed è deceduto dopo 60 anni in seguito ad una lunga agonia. In quel caso l’ammontare della cifra riconosciuta ai familiari, la vedova e i due orfani,  è stato di un milione e mezzo di euro. Per la prima volta, infatti, nella pur ampia e consolidata giurisprudenza su casi analoghi di altri militari italiani morti per cause di servizio, era stato riconosciuto ai familiari del 60enne il cosiddetto «danno futuro», calcolato sulle aspettative di vita media.

6 Luglio 2021
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