Morto Tarcisio Burgnich grande di Inter e Nazionale

«Ci sono degli uomini che vorresti sempre avere al tuo fianco, dei calciatori che vorresti sempre nella tua squadra, delle leggende che vorresti facciano sempre parte della tua storia. Tarcisio Burgnich ha incarnato la forza e i valori del nostro Club e l’Inter ha avuto il privilegio di vederlo lottare per i propri colori: statuario, implacabile, umile e sempre leale». Così l’Inter, in un lungo post sul suo sito, ricorda Tarcisio Burgnich, scomparso oggi a 82 anni. «Eroe azzurro e nerazzurro – sottolinea la società- gladiatore implacabile, tosto e sempre leale. Oggi ci lascia un pezzo di storia, la «Roccia» della Grande Inter».
Entrato nella storia della Grande Inter e nella memoria dei tifosi nerazzurri per la grande tempra ed il carattere che mostrava in campo «ha formato con Giacinto Facchetti – ricorda il club – una delle coppie di terzini più forti del mondo in quell’Inter dove la difesa era un punto fermo, forgiata dal mago Herrera con campioni preparati atleticamente e mentalmente per affrontare e fermare ogni tipo di avversario. Come nella partita che Burgnich ha portato sempre nel cuore, giocata due anni dopo il suo arrivo in nerazzurro, quella finale contro i mostri sacri del Real Madrid di Di Stèfano, Puskàs, Gento, ‘quelli che noi avevamo visto solo nelle figurinè. Un giorno che riuscì a stravolgere le gerarchie e a portare la prima Coppa dei Campioni nella bacheca nerazzurra. E poi la storia che si ripete, esattamente un anno dopo, contro il Benfica di Eusebio a San Siro».
 “Ciao Mister, grazie per quel magico esordio a Bologna, te ne sarò sempre grato!”. Così il ct azzurro Roberto Mancini via twitter ha ricordato la figura di Tarcisio Burgnich, scomparso oggi a 82 anni, che da tecnico del Bologna lo fece esordire.