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9:10 pm, 3 Aprile 19 calendario

Oggi il via a dl Crescita Scontro sugli indennizzi

Di: Redazione Metronews
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ROMA Arriva oggi in Consiglio dei ministri il dl Crescita, «un decreto importante – ha sottolineato il vicepremier Luigi Di Maio – cito solo due cose: la tutela dei marchi storici e l’agevolazione sull’accesso al credito per le aziende. Ora – ha aggiunto – c’è il ceto medio da aiutare, che è in difficoltà, e quando c’è la crisi è quello da aiutare». Nel decreto, però, non ci saranno richiami agli indennizzi per i truffati dalle banche. «Il governo intende risarcirli e per questo ha stanziato 1,5 miliardi di euro – ha precisato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro – nel Consiglio dei ministri non ci saranno nuove norme su questo, ma si affronterà il tema dei decreti attuativi con l’obiettivo di approvarli nel più breve tempo possibile. È un nostro impegno fondamentale e lo porteremo presto a termine».
Accordo torna in alto mare
La precisazione di Fraccaro ha smentito l’accordo che sembrava essere stato raggiunto con il Mef. Si era profilata, infatti, una possibile soluzione con un “doppio binario”. Subito l’inserimento della norma sui risarcimenti nel decreto Crescita e a seguire i decreti attuativi del Mef. Questo avrebbe permesso al governo di slegarsi dal richiamo alla norma della legge di Bilancio 2019 che istitutiva il Fondo per l’indennizzo, inattuabile e nel mirino dell’Europa per la previsione di rimborsi automatici per tutti gli ex azionisti e obbligazionisti delle sei banche fallite.
Reddito in calo
Nel frattempo l’Istat certifica che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, nel quarto trimestre 2018, è diminuito dello 0,2% in termini nominali e dello 0,5% in termini reali, rispetto ai tre mesi precedenti. L’Istat precisa inoltre che il reddito nell’ultima parte del 2018 ha subito una nuova diminuzione, riportandosi sul livello registrato all’inizio dell’anno. La spesa per consumi delle famiglie è aumentata dello 0,5% in termini nominali, con una flessione di 0,6 punti della propensione al risparmio, scesa al 7,6%. Quanto ai parametri delle finanze pubbliche, nel 2018 il debito è confermato al 132,1% del Pil (in aumento rispetto al 131,1% del 2017). Nel quarto trimestre del 2018 il deficit è stato pari al 2% del pil (1,9% nello stesso trimestre del 2017). La pressione fiscale nel 2018 si è attestata al 42,1% del pil.
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3 Aprile 2019
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