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8:13 pm, 16 Ottobre 17 calendario

«La priorità è creare lavoro per i giovani»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Una legge di Bilancio «leggera», senza misure «lacrime e sangue», né nuove «tasse». Così il premier Paolo Gentiloni dopo il via libera dato ieri alla manovra dal Consiglio dei ministri, con inizio dell’iter al Senato previsto a partire dal 20 ottobre. La legge «certifica una svolta» gli fa eco il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che ha ricordato le misure chiave: priorità ai giovani con le nuove decontribuzioni fino a 34 anni «per aggredire lo zoccolo duro» della disoccupazione e il rinnovo del contratto per il pubblico impiego.
«Niente gabelle»
In base a quanto indicato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, si prevede per i giovani una decontribuzione al 50% per tre anni. Per il solo 2018 la soglia sale al 100% fino a 34 anni. Prorogato lo sgravio al 100% per le assunzioni dei giovani al Sud. Sulla sterilizzazione di oltre 15 miliardi di clausole di salvaguardia, Gentiloni ha rivendicato il mancato «aumento dell’Iva e di tasse, gabelle e accise». Ora lo sguardo è rivolto alle Camere. Gentiloni ha detto di confidare «nel sostegno convinto della maggioranza e nel senso di responsabilità in generale da parte del Parlamento su una proposta fondamentale in questa fase conclusiva dell’attività di governo». La manovra valorizza il mondo della ricerca con l’assunzione di oltre 1.500 ricercatori. L’ultima legge di Bilancio della legislatura mette in cantiere anche le risorse per il reddito di inclusione delle fasce di popolazione più indigenti. Infine è prevista la stabilizzazione dell’ecobonus almeno per un quinquennio a favore dei condomini (con uno sconto fiscale del 50% anziché del 65%).
Via libera a golden power
A garantire le coperture della manovra, che dovrebbe aggirarsi sui 20 miliardi, la maggiore flessibilità Ue, i tagli della spesa e nuove entrate. Una voce delle risorse quest’ultima che però, ha voluto precisare Padoan, «non ha a che fare con un aumento delle tasse ma con un efficientamento della riscossione, l’introduzione della fatturazione elettronica e altre misure strutturali». Il Cdm ha approvato anche il decreto sulla “golden power” che estende (con sanzioni) la tutela delle imprese che operano in settori strategici. Ma non avrà effetti retroattivi e dunque non riguarderà la vicenda Tim-Vivendi.
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16 Ottobre 2017
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