Alba Rossa La Ferrari vince in Australia

F1 Svegliarsi con l’Inno di Mameli, ritrovando l’orgoglio dell’Italia che corre. È il regalo che ha fatto la Ferrari, capace di vincere il primo gran premio della stagione, in Australia. Tanto da suscitare l’entusiasmo di molti. Persino il premier Paolo Gentiloni ha chiamato Sergio Marchionne per congratularsi della «strepitosa vittoria». «Era ora. Non è il punto di arrivo ma solo il primo passo di un lungo cammino», il commento di Marchionne. In pista un entusiasta Vettel ha festeggiato mentre era ancora nell’abitacolo gridando in italiano alla radio: «Forza Ferrari, ragazzi, questa è per noi, tutti noi, qui in pista e a Maranello, grazie a tutti, grande lavoro, grande macchina, con calma». Una vittoria che mancava da un anno e mezzo (Singapore 2015) e che candida la Ferrari a essere più che un semplice competitor della Mercedes finora imbattibile (per le frecce d’argento 51 vittorie nelle ultime 59 gare). 
Nuove regole
Il trionfo Ferrari infatti non sembra essere un fatto isolato e occasionale, ma conferma le indicazioni più che positive arrivate nelle scorse settimane, dopo un lavoro duro e silenzioso. Fin dai primi test la SF70H è apparsa molto veloce, più in gara che in prova, e ha ben impressionato sia in termini di prestazioni che di affidabilità. Sembra sia stata indovinata la formula per rispondere alle nuove regole introdotte quest’anno:  gomme Pirelli più grandi del 25%,  monoposto saranno più larghe (da 1,8 a 2 m), ala posteriore più lunga ma anche più bassa, peso complessivo cresciuto di circa 20 kg. Il tutto per offrire prestazioni più performanti, come in effetti sta avvenendo. 
La gara 
A Melbourne la Ferrari di Sebastian Vettel ha preceduto al traguardo le due Mercedes di Lewis Hamilton e Valterri Bottas. Vettel, passato in testa alla corsa dopo la prima sosta, ha sfruttato al meglio la sua monoposto con la scuderia di Maranello che non ha sbagliato nulla. Quarto posto per la seconda Ferrari di Kimi Raikkonen. 
Pilota tricolore
Nel giorno del successo c’è anche un altro motivo di festeggiare per la rossa. Il pilota Ferrari Antonio Giovinazzi, che è sceso in pista con la Sauber, ha chiuso al dodicesimo posto nel suo primo gp, dopo 6 anni senza italiani.
O.BA.