Juve in semifinale e ora c’è il Napoli

CALCIO I “soliti” venti minuti iniziali della Juventus. Che sovrasta il Milan, lo mette in un angolo e gli rifila due reti: Dybala (di destro al volo, dopo un assist di tacco di Cuadrado) e Pjanic, su punizione finita dritta all’incrocio dei pali come solo i maestri del calcio piazzato sanno fare. Ecco: si sarebbe potuto finire lì, perché il Diavolo del primo tempo non è proprio esistito e i campioni d’Italia avrebbero potuto segnare ancora. Divertendosi pure, con tutti i piedi buoni messi nuovamente in campo da Allegri come già accaduto contro la Lazio. Però, appunto, le partite durano novanta minuti e anche ieri sera la Juve ha trovato il modo di complicarsi un minimo la vita, fallendo a inizio ripresa il 3-1 (soprattutto con Mandzukic, bravissimo per il resto ma colpevole nel non trovare la porta di testa con un comodo appoggio) e non riuscendo poi a ottimizzare la superiorità numerica dopo l’espulsione (giusta) di Locatelli. A quel punto il Milan aveva già accorciato le distanze con l’unico guizzo di Bacca (per il resto impalpabile) e avrebbe potuto forse impensierire maggiormente Neto: invece, nonostante un brivido procurato da una bella iniziativa di Deulofeu, la Juve portava a casa match e qualificazione. In semifinale l’aspetta il Napoli e, insomma, altra adrenalina sarà garantita. Intanto, domenica, la trasferta sul campo del Sassuolo: dove l’anno scorso arrivò una della più brutte sconfitte della stagione e dove adesso bisognerà capire se il modulo “tutti avanti” sarà riproposto da mister Allegri.
DOMENICO LATAGLIATA