Giampaolo Cerri
6:14 pm, 23 Febbraio 16 calendario

Cervelli in fuga senza indignazione

Di: Redazione Metronews
condividi

C’è modo e modo d’essere cervelli in fuga. C’è chi, da un bel posto di ricercatore all’estero, non perde occasione di lanciare invettive, anche giustificate intendiamoci, al Paese che gli ha dato, gratis, la formazione di livello che l’ha condotto sin lì. C’è chi, invece, fa come Paola, che in Italia torna da investitrice, acquisendo una start-up e sviluppandoci una parte della propria azienda cresciuta a Londra. Si tratta di Paola Marinone, 35 anni, della profonda provincia italiana: Buronzo, nel Vercellese. Dopo la laurea in Bocconi ha fatto una bella carriera in Google e in YouTube: Brasile, Argentina, Irlanda. Nel 2011, ha deciso di mettersi in proprio: a Londra, con Bengu Atamer, una collega. Lasciare il gruppo di Mountain View nel pieno del boom di Larry Page e Sergey Brin, poteva sembrare un’idea folle e invece Paola, creandoBuzzMyVideos.com, ha stupito tutti. Si tratta di una vera fabbrica di talenti: aiuta gli “youtubers” dilettanti, che postano video nel grande contenitore del web, a diventare professionisti, ad aumentare le visualizzazioni, a guadagnare con click e pubblicità. Per capirsi, una macchina che fa convergere sui propri videomaker qualcosa come 600 milioni di visite al mese. Come se mezza India, ogni trenta giorni, cliccasse i prodotti dei 520 creators, come li chiamano, che lavorano in 100 Paesi diversi.
Un’idea imprenditoriale che ha ricevuto un finanziamento di 2,5 milioni di dollari da parte del fondo americano United Ventures, gente che non è solita sprecare i quattrini.
Un cervello fuggito, che ha saputo far fruttare le proprie capacità e le esperienze accumulate.
Nei giorni scorsi BuzzMyVideos ha annunciato l’acquisizione di una start-up italiana, MakeTag, nata a Cagliari, per iniziativa di un’altra giovane, Antonella Arca. In Sardegna sviluppava video interattivi, quello di cui a Londra avevano bisogno. Ma Paola e la sua socia non si sono portati via Antonella e la sua creatività: sull’Isola nascerà un vero hub tecnologico. «Puntiamo ad ampliare il team con molte nuove figure altamente qualificate e orientate alla creazione di progetti globali», ha detto, aggiungendo che «questo è il nostro Dna».
Evviva, allora, quando nei cromosomi, non c’è solo l’indignazione.
GIAMPOALO CERRI, giornalista

23 Febbraio 2016
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo