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7:35 pm, 15 Novembre 15 calendario

Da viale Jenner a Segrate l’indignazione dell’Islam a Milano

Di: Redazione Metronews
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MILANO Se l’imam della moschea di via Meda, Pallavicini, ieri è andato a messa con i francesi, altri rappresentanti dell’Islam milanese hanno fatto scelte diverse. «Eravamo in piazza Fontana, sabato, a dire tutta la nostra indignazione», dice a Metro Abdel Hamid Shaari, il direttore del centro di viale Jenner, che però mette in chiaro: «Ci sono degli assassini che hanno fatto delle cose orrende, ma noi non dobbiamo chiedere scusa per loro. Non dobbiamo giustificarci». Altre iniziative? «No, dopo piazza Fontana, ognuno è libero di manifestare come crede la propria indignazione».
Chi parla di «indignazione» è anche Ali Abu Shwaima della moschea di Segrate: «I nostri fedeli sono furiosi», dice, «questi atti criminali sono stati compiuti nel nome dell’Islam! Chiunque dica che questa è una guerra tra religioni o civiltà, o è un ignorante o un sostenitore del progetto dell’Isis». Lui, Shaiwma, va in tv, «su La7, ad esempio, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime. Le forze dell’ordine stiano attente: le minacce vengono dai regimi dittatoriali come quello di Assad, che possono infiltrare criminali con lo scopo di legittimare la loro guerra».
Riccardo De Corato (FdI-An), intanto, annuncia di aver raccolto 350 firme in via Farini contro «il piano moschee di Pisapia».
SERGIO RIZZA
Twitter: @sergiorizza

15 Novembre 2015
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