Valeria morta nelle braccia del fidanzato

VENEZIA «Per due ore mi sono finto morto e sono stato abbracciato a Valeria». Andrea Ravagnani, fidanzato di Valeria Solesin, uccisa nell’attacco terroristico al Bataclan di Parigi, racconta così gli ultimi drammatici momenti trascorsi con la ragazza. «I terroristi dell’Isis passavano tra i feriti del teatro Bataclan per dare il colpo di grazia alle vittime». La sorella e il fidanzato di lei, che il 13 novembre erano anche loro al Bataclan, hanno raccontato di aver visto i terroristi che uccidevano Valeria. Dall’autopsia è emerso che la ricercatrice veneziana è stata uccisa da un solo proiettile al volto e che è morta in pochi istanti. 
Da domenica alle 10 è stata aperta la camera ardente allestita nella sede Municipale del Comune di Venezia, Ca’ Farsetti, dove fino alle 19 di lunedì si può rendere omaggio alla giovane. I funerali di Valeria Solesin sono previsti per martedì alle 11 in piazza San Marco. Per volontà della famiglia la cerimonia sarà officiata con rito civile e aperta alle donne e agli uomini di ogni credo. Alla cerimonia ci sarà anche il Presidente Mattarella.
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