economia
7:17 pm, 5 Novembre 15 calendario

Ripresa prende corpo su stime Pil e lavoro

Di: Redazione Metronews
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ROMA Clima di ottimismo per le buone stime economiche di Istat e Ue su Pil e lavoro. In particolare l’Istituto di statistica prevede nel 2015 una crescita del prodotto interno lordo pari allo 0,9% in termini reali (rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali rispetto a maggio), cui seguirà un aumento dell’1,4% nel 2016 e nel 2017. Inoltre, con il miglioramento dell’attività economica, «l’occupazione continuerà a crescere per tutto il periodo di previsione, proseguendo la tendenza favorevole osservata dall’inizio dell’anno». C’è però anche un avvertimento: «Il quadro previsivo è soggetto a rischi al ribasso, connessi a un eventuale più pronunciato rallentamento del commercio internazionale e all’impatto delle clausole di salvaguardia nel 2017».
Oltre l’ottimismo con cautela
Ma tanto basta per tirare il fiato. Dopo mesi di «ottimismo con cautela» ora «sembra davvero che stiamo uscendo dalla crisi» e quindi «la ripresa è una prospettiva concreta», ha commentato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Si moltiplicano giorno dopo giorno i dati positivi sulla nostra economia – ha aggiunto il premier Renzi – in un contesto europeo non esaltante, per usare un eufemismo, siamo quelli che hanno rialzato la testa, che ci provano. Non basta, non ci accontentiamo. Ma che stia finendo la dittatura dello zero virgola non è un successo per il Governo, è un traguardo per l’Italia. Siamo tornati, finalmente».
L’industria esce dal tunnel
Anche Confindustria è ottimista e sottolinea che l’industria manifatturiera italiana «ha cominciato a risalire la china», anche se il passo «è ancora lento e assai disomogeneo tra i suoi comparti». Ma per il Centro Studi Confindustria si assiste «a un nuovo cominciamento impostato su buone fondamenta, non una semplice ripresa congiunturale». Infine la Bce nel bollettino mensile rileva che la ripresa nell’area euro continuerà il suo corso, ma i rischi per la crescita «restano orientati al ribasso», per le difficoltà che incontrano le economie emergenti. Draghi comunque assicura che la Bce è pronta ad intensificare la sua azione per garantire la stabilità della zona euro.
Anche la Ue vede “rosa”
Anche la Commissione europea alza le stime di crescita per l’Italia e migliora le previsioni per l’occupazione. Nelle “previsioni economiche d’autunno”, la Ue stima un Pil 2015 in aumento dello 0,9%, e dell’1,5% nel 2016. La previsione è più positiva rispetto a quella di sei mesi fa (+0,6% nel 2015 e +1,4% nel 2016). La disoccupazione, secondo la Commissione europea, sarà al 12,2% nel 2015 per calare all’11,8% nel 2016. La stima precedente era del 12,4%. Più cauta la Ue sul deficit: si avrà nel 2016 un rapporto deficit/Pil pari al 2,3%. Per quest’anno il deficit è confermato al 2,6% del Pil, per il 2016 scenderà «solo leggermente».
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5 Novembre 2015
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