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7:54 pm, 14 Giugno 15 calendario

Via libera all’airgun nel mar Adriatico

Di: Redazione Metronews
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ROMA Più di 16 mila chilometri quadrati di Adriatico, un’area che va dall’Emilia Romagna alla Puglia, potranno essere perforati con l’airgun. Sono quattro le autorizzazioni all’airgun sui fondali marini concesse negli ultimi 5 giorni dal ministero dell’Ambiente e arrivano dopo neanche un mese dall’approvazione della legge contro gli ecoreati che, invano, aveva provato a bloccare questa tecnica, rendendola vietata. Le associazioni No-triv, riunite in un coordinamento nazionale, sono sul piede di guerra e chiedono agli enti locali di impugnare gli atti e bloccare la perforazione con una pioggia di ricorsi al Tar. D’altro canto alcune Regioni avevano espresso già parere negativo (Abruzzo, Puglia e Marche), ma nonostante questo il ministero ha rilasciato le autorizzazioni.
Spari fortissimi di aria compressa
A perforare l’Adriatico saranno la Spectrum Geo Limited e la Northern Petroleum Ltd di Londra, che offrono indagini sismiche per l’industria petrolifera e del gas a livello mondiale e l’area concessa misura in un caso 16.169 chilometri quadrati e nell’altro 14.128. La tecnica dell’airgun consiste in spari fortissimi e continui di aria compressa, ogni cinque o dieci minuti, che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo.
Danni ai pesci
Una prospezione, quindi, che serve a stabilire se nei fondali c’è petrolio. Questi spari sono considerati dannosi per il pescato, perché possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell’udito. Il Dipartimento dell’Interno Americano ha stimato che le prospezioni sismiche avrebbero effetti distruttivi sui comportamenti vitali di mammiferi marini, soprattutto nei primi sei o sette anni. Durante il passaggio al Senato della legge che punisce gli ecoreati, a gennaio, era stato introdotto il divieto dell’airgun. Ma ad aprile, nella seconda discussione alla Camera il ministro Galletti ha chiesto di eliminare l’articolo perché gli effetti nefasti «non sono conclamati». La legge è stata poi approvata al Senato il 19 maggio senza il divieto della tecnica di perforazione.
STEFANIA DIVERTITO

14 Giugno 2015
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