Trivelle
2:27 pm, 11 Maggio 16 calendario

Trivelle in azione senza permessi

Di: Redazione Metronews
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Roma. Avevano promesso che non sarebbe finita il 17 aprile e hanno mantenuto la parola. I comitatiche hanno promosso il referendum contro le trivellazioni offshore hanno presentato ieri diffide al ministero dello Sviluppo economico per 61 concessioni (16 in mare e 45 a terra) di sfruttamento di idrocarburi, in mare e in terra, a loro avviso scadute e irregolarmente prorogate. Se non arriveranno risposte in tempo breve o in caso di risposte non adeguate, i comitati porteranno la questione di fronte al Tar del Lazio e alla Corte Costituzionale». 
Proroghe mai richieste
«Per 3 concessioni non è mai stata chiesta alcuna proroga. Non è una rappresaglia dopo la sconfitta referendaria. Avremmo presentato la diffida a prescindere dall’esito del referendum, perché si tratta di legalità e legittimità.», ha spiegato il costituzionalista Enzo Di Salvatore, uno degli estensori dei quesiti referendari.
Secondo i comitati il Ministero dello Sviluppo economico non ha dato risposta a nessuna delle richieste di proroga e i concessionari quindi stanno continuando ad estrarre senza alcuna autorizzazione. Una proroga che era stata richiesta, ma alla quale via Veneto non aveva ancora risposto. E se il Ministero da una parte sostiene che le compagnie possono continuare a lavorare in attesa dell’estensione, ve ne sarebbero 3 che non l’hanno nemmeno chiesta.
Il  Far West
Insomma, nel settore ci sarebbe, secondo i comitati una situazione da Far West secondo i comitati. Contestano anche il sistmea dei controlli (come è emerso anche dal dossier presentato da Greenpeace a ridosso del referendum). Per questo è stata chiesta anche l’istituzione di una commissione d’inchiesta: «Chiediamo una disciplina organica, con una legge sulle attività di prospezione ed estrazione», ha detto Enrico Gagliano del Comitato abruzzese difesa beni comuni. STEFANIA DIVERTITO
 

11 Maggio 2016
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