Calcio, guerra fredda fra Stati Uniti e Russia su Fifa e Blatter

SVIZZERA Lo prendono sul serio il gioco del calcio a Washington e Mosca. Lo scandalo Fifa diventa un’arma nella nuova guerra fredda fra Stati Uniti e Russia. Come fossero un’Ucraina o un Wikileaks, Blatter (non indagato) e la Fifa si trovano al centro di un braccio di ferro planetario. Anche Putin è sceso in campo a fianco del governo del calcio mondiale.
Facciamo ordine: l’indagine parte dagli Stati Uniti, come gli ordini d’arresto per molti dirigenti Fifa eseguiti mercoledì a Zurigo. Gli Usa chiedono anche l’estradizone degli indagati. Nel mirino delle procure tangenti legate a eventi calcistici soprattutto americani. Ma alle porte ci sono i Mondiali di Russia 2018. E infatti Putin la prende sul personale e scende direttamente in campo. Con una dura presa di posizione contro l’inchiesta Usa, Putin ha definito «a dir poco strani» gli arresti, «un tentativo degli Stati Uniti di estendere la loro giurisdizione ad altri Stati». Per il leader del Cremlino gli Usa si comportano come con Assange e Snowden e il loro è «un chiaro tentativo di impedire la rielezione di Sepp Blatter» per via giudiziaria e di far revocare l’assegnazione dei mondiali alla Russia. 
Nonostante tutto, granparte del mondo del calcio è con Blatter, che al Congresso dove è ricandidato presidente ha tenuto un discorso di fuoco incentrato sul «fare pulizia». Asia e Africa sono pronti ad affidargli la guida per la quinta volta. Contraria l’Europa, Italia compresa. Il presidente Uefa Platini si è detto disgustato dallo scandalo e ha spiegato di aver chiesto invano a Blatter di dimettersi.
OSVALDO BALDACCI