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8:44 pm, 27 Maggio 15 calendario

Calcio, trema la Fifa Arresti al vertice per corruzione

Di: Redazione Metronews
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USA/SVIZZERA «Questa è davvero la Coppa del Mondo di frode, e oggi abbiamo dato alla Fifa un cartellino rosso». Queste le parole del funzionario fiscale degli Stati Uniti, Richard Weber, direttore della divisione investigativa della Internal Revenue Service. Un vero terremoto ha scosso i vertici della Fifa, a poche ore dal Congresso di venerdì che dovrà eleggere il nuovo presidente. La polizia svizzera ha eseguito una retata all’alba, su richiesta della magistratura Usa, nell’hotel di Zurigo in cui si svolgono le riunioni della federazione calcistica mondiale, con sette mandati di arresto per figure di spicco della Fifa. I nomi di maggiore impatto coinvolti nell’inchiesta sono quelli di due vicepresidenti: Jeffrey Webb delle Isole Cayman ed Eugenio Figueredo dell’Uruguay. Con loro Eduardo Li (Costa Rica), Julio Rocha (Nicaragua), Rafael Esquivel (Venezuela), Jose Maria Marin (ex presidente della federazione brasiliana) e Costas Takkas (consigliere del presidente della Concacaf, la federazione Centroamericana, Webb). Con loro risultano coinvolti anche l’ex numero uno della Concacaf, Jack Warner ed il paraguaiano Nicolas Leoz, fino al 2013 a capo della Comnebol. Le accuse sono pesantissime. Corruzione, riciclaggio e frode. Nel mirino, fra gli altri eventi, c’è l’assegnazione dei Mondiali del 2018 e 2022 a Russia e Qatar ma anche quelli di Sudafrica 2010. In contemporanea, la magistratura elvetica ha infatti rivelato che da marzo indaga su casi di «riciclaggio e truffa» in relazione all’assegnazione dei mondiali di calcio del 2018 e del 2022, in Russia e Qatar. Perquisita la sede Fifa di Zurigo, sono stati sequestrati documenti e materiale on-line. E adesso il presidente della Fifa, Joseph Blatter, l’uomo più potente dello sport mondiale, trema: né lui né il segretario generale, Jerome Valcke, sono coinvolti nell’inchiesta, ha precisato il portavoce Fifa. «Siamo parte lesa», ha tuonato la federazione mondiale, e anzi «l’inchiesta è un bene perché si farà pulizia». La Fifa ha anche escluso una nuova votazione sull’assegnazione dei mondiali del 2018 e 2022.
Le accuse americane vanno dalla corruzione al riciclaggio di denaro fino all’associazione a delinquere, reati commessi in un arco di tempo che copre gli ultimi 24 anni, e hanno portato all’incriminazione di nove dirigenti della Fifa e di cinque uomini d’affari. Il procuratore generale, Loretta Lynch, ha spiegato che l’inchiesta riguarda «due generazioni di funzionari del calcio» che avrebbero «abusato della loro posizione» per accaparrarsi «milioni di dollari in tangenti e bustarelle». I sospettati avrebbero intascato tangenti per oltre 100 milioni di dollari dagli anni ’90 a oggi in cambio di diritti tv, di commercializzazione e sponsorizzazione legati alle partite in America Latina.
«Vogliamo essere chiari: questo è solo l’inizio e non la fine, nessuno è al di sopra della legge», ha avvertito il procuratore ad interim del distretto orientale di New York, Kelly Currie.
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27 Maggio 2015
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