Cucchi, la Procura di Roma dovrà riaprire le indagini

ROMA «Registro con soddisfazione il fatto che la Corte ha accolto il nostro invito a non voltarsi dall’altra parte». Così Ilaria Cucchi ha commentato l’invito rivolto alla Procura di Roma dai giudici della Corte di Assise d’Appello a riaprire le indagini sulla morte di Stefano Cucchi. L’invito è contenuto nella motivazione della sentenza con la quale lo scorso 31 ottobre erano state assolte le guardie carcerarie, i medici e il personale paramedico dell’ospedale Pertini dove Cucchi era stato ricoverato e dove morì dopo una settimana.
Qualcuno ha infierito sul giovane arrestato
Secondo i giudici della Corte di Assise d’Appello non ci sono dubbi che qualcuno abbia infierito sul giovane arrestato nell’ottobre del 2009. Alla Procura ora è affidato il compito di approfondire la posizione di persone diverse dalle tre guardie carcerarie condannate in primo grado, ma poi assolte in appello. E la nuova indagine dovrà riguardare anche i carabinieri che ebbero in custodia Cucchi dopo l’arresto per droga al termine di una perquisizione. Nella motivazione i giudici sottolineano che «le lesioni subite da Cucchi sono necessariamente collegate ad un’azione di percosse».
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