Loris davanti scuola non c’è mai arrivato

RAGUSA Ora tutto gira intorno ai video delle dieci telecamere di sorveglianza sparse per le vie di Santa Croce Camerina. Materiale difficile da decifrare al meglio, ma che sembrerebbe smentire la versione data dalla mamma, che aveva raccontato di aver lasciato davanti scuola il piccolo Loris – il bimbo di 8 anni ucciso  sabato scorso nel paese del ragusano.
Dalle immagini emergerebbe che il bambino non è mai sceso davanti alla scuola. Secondo indiscrezioni circolate su alcune immagini, avrebbe litigato con la madre e sarebbe andato via da solo davanti casa.
Anche una vigilessa in servizio davanti la scuola elementare del paese il giorno in cui è scomparso il bimbo avrebbe visto l’auto ma non si ricorderebbe del bambino. 
Anche in conseguenza di queste incongruenze polizia e carabinieri hanno avviato una lunga perquisizione nell’abitazione dei genitori della piccola vittima. Veronica Panarello, che martedì sera è stata sentita tre ore dagli inquirenti, non è indagata. 
È indagato invece il cacciatore che ha ritrovato il cadavere del bambino, ma a dire degli inquirenti è solo un passaggio tecnico indispensabile per analizzare l’auto. In paese l’uomo ha ricevuto una generale solidarietà. 
Versioni contrastanti anche sugli slip blu ritrovati vicino alla scuola. La madre avrebbe smentito che siano del bambino, mentre gli inquirenti rimandano ogni valutazione a dopo l’esame del dna. 
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