Omicidio
6:23 pm, 16 Dicembre 14 calendario

Musy, “Furchì assassino bugiardo e ossessivo”

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Lei è indegno di guardare negli occhi la vedova o qualunque essere umano», ha gridato in aula l’avvocato Giampaolo Zancan, legale della moglie di Alberto Musy (ferito gravemente nel marzo del 2012 e morto dopo 19 mesi di coma) nel rivolgersi a Francesco Furchì, l’uomo accusato dell’omicidio del consigliere comunale dell’Udc. Zancan ha parlato guardando dritto verso l’imputato, che nelle sue dichiarazioni spontanee aveva detto di poter «guardare tutti negli occhi». Ricordando Musy, Zancan lo ha definito: «un uomo giusto ucciso perché ha detto no alla violenza vigliacca del suo assassino, che individuiamo senza difficoltà in Francesco Furchì». Secondo il legale «la strategia di Furchí è stata chiara fin dall’inizio, arretrare sempre: rifiutare l’esame, rifiutare le misurazioni fisiche e rifiutare la perizia psichiatrica. Ma la catena di indizi a suo carico è grave, precisa e concordante. Ripercorrendo i comportamenti dell’imputato e i vari indizi Zancan ha sottolineato che «in un processo per omicidio non bisogna avere il film del delitto, ma la fotografia dell’assassino” e che Furchì «è un bugiardo spudorato, le poche parole che dice sono bugie». Secondo il legale Furchì si sarebbe costruito «un alibi falso, che ha un peso enorme perchè è precostituito»”. In particolare ha organizzato un trasloco dal quale si è allontanato «furtivamente», ha spento il suo cellulare per due ore per rendersi irreperibile. Infine l’affondo anche nei confronti di Pier Giuseppe Monateri, docente di Diritto  e teste chiave nel processo: «Il professor Monateri è stato per mesi vicino a un uomo (Farchì, ndr) che ha continuato a dirgli che voleva vendicarsi. Chiedo di trasmettere gli atti alla Procura perché valuti se sussistano estremi di reato».
Al termine dell’arringa il legale ha chiesto provvisionali per un totale di un milione e 900mila euro per la famiglia di Alberto Musy. 
 
REBECCA ANVERSA

16 Dicembre 2014
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