Voyager 2, nuovo contatto da quasi 20 miliardi di km

Voyager 2, contatto. Partita il 20 agosto 1977 per spingersi oltre i confini del Sistema solare, la sonda  è stata nuovamente contattata dagli ingegneri Nasa, che avevano perso il collegamento a marzo a causa di riparazioni e aggiornamenti dell’antenna. La sonda si trova ora a circa 18,8 miliardi di chilometri dalla Terra, per cui sono state necessarie circa 35 ore prima che l’antenna DSS43, in Australia, ricevesse il segnale.

Voyager 2 nello spazio profondo

I trasmettitori non sono stati sostituiti negli ultimi 47 anni, e dovrebbero tornare online a febbraio 2021. Gli ingegneri hanno aggiornato il riscaldamento e il raffreddamento della sonda, le apparecchiature di alimentazione e i componenti elettronici necessari al funzionamento dei trasmettitori. «L’antenna DSS43 è un sistema altamente specializzato – spiega Philip Baldwin, responsabile delle operazioni per il programma Space Communications and Navigation della Nasa – Ci sono solo altre due antenne simili nel mondo. Abbiamo deciso di effettuare questi aggiornamenti per garantire che l’antenna possa continuare a essere utilizzata per le missioni attuali e future». La riparazione avrà implicazioni anche in ottica dei futuri progetti destinati all’esplorazione di Marte. «Potremo utilizzare queste antenne per la missione Perseverance», spiegano gli esperti, quando il rover atterrerà sul Pianeta rosso nel febbraio 2021.

Eliopausa

Il 5 novembre 2018 Voyager 2 ha oltrepassato l’eliopausa diventando così il secondo oggetto costruito dall’uomo ad uscire nello spazio interstellare, preceduto dalla gemella Voyager 1. Nel futuro remotissimo, tra circa 40.000 anni, Voyager 2 passerà a circa 1,7 anni luce dalla stella Ross 248, distante dal Sole 10,32 anni luce, situata nella costellazione di Andromeda (a quell’epoca Ross 248 sarà la stella più vicina al Sole, a circa 3 anni luce). Tra circa 296.000 anni, poi, passerà a 4,3 anni luce dalla stella Sirio, distante dal Sole 8,6 anni luce.