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3:47 pm, 5 Maggio 24 calendario

Sinner: «Fa male non essere a Roma, ma avrò tanti altri anni per giocarci»

Di: Redazione Metronews
Fa male non essere a Roma
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«Anche se fa male, non solo a me ma credo a tanti tifosi, c’è da accettarlo. Ma può succedere, faccio 23 anni quest’anno e speriamo di giocare 10 anni qua, anche 15 perchè no». Così Jannik Sinner in conferenza stampa al Coni dopo il forfait per infortunio agli Internazionali di Roma. «Prima del torneo di Madrid stavo meglio, poi lì in alcuni giorni ho sentito più dolore, altri meno ma era una situazione strana. Sapevo che c’era qualcosa che non andava – ha spiegato Sinner – abbiamo fatto una risonanza, abbiamo visto qualcosa non a posto al 100% e abbiamo preso la decisione di non giocare a Madrid. A Monaco abbiamo fatto altri esami, e abbiamo preso questa decisione non facile, per me Roma è forse il torneo più speciale dell’anno».

«Fa male non essere a Roma»

«Pensavamo fosse un problema non grave, invece con la risonanza abbiamo visto che qualcosa non va al 100%, non voglio dire cosa esattamente ma abbiamo tutto sotto controllo. Di sicuro se il problema non è curato al cento per cento mi fermo ancora, non ho voglia di buttare via tre anni di carriera in futuro – ha spiegato ancora Sinner – non ho fretta. Curare il corpo è molto più importante di tutto». Al momento, dunque, la presenza del numero 2 del mondo non è sicura neanche al Roland Garros: «Ora mi rendo conto che il riposo è molto importante. Ora sarà un periodo senza giocare, dobbiamo vedere dalla prossima settimana come lavorare ma dobbiamo ancora decidere. Ovviamente la preparazione per Parigi non sarà ottimale, siamo abbastanza stretti, ma io e il mio team daremo il massimo per arrivare lì con una percentuale alta per competere. A Parigi – ha ribadito Sinner – giocherò comunque solo se sarò al 100%, se c’è un mezzo dubbio vedremo».

Internazionali orfani dei beniamini

«La telefonata di Jannik è stata una coltellata, anche a freddo, perchè sembrava che tutto fosse rientrato. Gli fa però onore essere qui». Così il presidente della Federtennis Angelo Binaghi, in conferenza stampa con il tennista altoatesino dopo il forfait agli Internazionali di Roma, dove era attesissimo. «Doveva essere la sua festa – ha detto Binaghi – la prima volta dopo 47 anni che un italiano sarebbe stato il vero favorito del torneo. Ma credo che la scelta sia stata giusta, merito di uno staff di assoluto livello, forse il migliore possibile». La ferale notizia per gli appassionati di tennis (non solo italiani, ma soprattutto italiani) condizionerà gli Internazionali Bnl la cui fase finale (dopo le qualificazioni) si svolgerà al Foro Italico dal 7 al 19 maggio. Quello che Angelo Binaghi vorrebbe far diventare «il quinto slam», solo due settimane fa sembrava essere il torneo delle meraviglie con i primi 70 tennisti del mondo pronti a darsi battaglia sui campi di terra rossa romani, diventando la casa dei migliori tennisti e delle migliori tenniste al mondo per dodici giorni. E invece non sarà così.

Fari puntati su Rafael Nadal

Il forfait di Jannik Sinner, tanto inatteso quanto sconvolgente, arriva dopo quello annunciato nei giorni scorsi dell’altro beniamino del pubblico, lo spagnolo Carlos Alcaraz, che con un messaggio sui suoi profili social ha confermato che non prenderà parte all’evento a causa di un infortunio al braccio al torneo di Madrid. L’Atp 1000 spagnolo quest’anno ha fatto vittime illustri penalizzando certamente Roma. E forse anche Parigi che verrà dopo. Anche il campione di Roma 2023, infatti, il n.4 del mondo Daniil Medvedev, come i due colleghi che lo precedono in classifica è reduce da un infortunio a Madrid e ha deciso di dare forfait agli Internazionali. Fuori due dei beniamini di Roma e il campione uscente, a questo punto il pubblico potrà consolarsi con quella che probabilmente sarà l’ultima partecipazione di Rafael Nadal agli Internazionali. Il dieci volte (record assoluto) vincitore di Roma, tornato in campo in Spagna negli ultimi due appuntamenti a Barcellona e Madrid, sarà in campo per preparare il torneo a cui più è legato e con cui vorrebbe praticamente chiudere la sua strepitosa carriera agonistica, il Roland Garros che ha vinto 14 volte.

5 Maggio 2024
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