Teatro Milano
12:44 pm, 26 Febbraio 24 calendario

Menotti, Paolo Mazzarelli: «Porto in scena Orazio, l’antieroe»

Di: Redazione Metronews
condividi

Da domani al 3 marzo in scena al Teatro Menotti in prima milanese Orazio, spettacolo incautamente ispirato all’Amleto di William Shakespeare, scritto, diretto e interpretato da Paolo Mazzarelli.

Orazio di Mazzarelli esplora il mondo degli antieroi

Orazio è un racconto avvincente che esplora il mondo degli antieroi, dei giovani che inciampano, si rialzano e, nelle macerie lasciate dai padri, cercano la forza per immaginare, costruire e raccontare un orizzonte diverso. Una commedia che si sviluppa con un finale vagamente apocalittico, impreziosito da una tragedia permeata di umorismo che permette di riflettere sulla complessità della vita.

Il testo si ispira all’Amleto di Shakespeare

Il testo, scritto in modo originale da Paolo Mazzarelli, attinge ispirazione dall’Amleto di Shakespeare, dando vita a un’opera che si distingue per la sua autenticità e profondità: è un’ode commovente a un personaggio shakespeariano amato – Orazio stesso – e a coloro che, come lui, sanno restare in secondo piano, accettando il ruolo di spalla, compagno e testimone.

Paolo Mazzarelli racconta il “suo” Orazio

A raccontarlo, è lo stesso Mazzarelli.

«La prima cosa che mi viene da dire su Orazio è che si tratta di una commedia, di qualcosa, cioè, che aspira (anche) a divertire. La seconda è che i tre protagonisti della vicenda – Orazio, Anna, Mahdi – sono ragazzi poco più che ventenni. L’intera operazione nasce dal mio desiderio di guardare la realtà attraverso i loro occhi, occhi di ragazzi che si muovono, per un motivo o per l’altro, tra le macerie del presente. Dietro i ragazzi, in secondo piano, mi sono divertito ad interpretare le figure dei loro padri: padri dannati, spesso ridicoli, a volte assenti».

«Teatro o non teatro, questo è il problema»

«La terza cosa da dire – prosegue l’autore, attore e regista- è che sì, Orazio è una storia che parla di teatro, si svolge in un teatro, e addirittura contiene al suo interno frammenti dell’Amleto; ma proprio Shakespeare ci insegna che parlare di teatro non vuol dire altro che parlare della realtà, e guardare ad Amleto non vuol dire altro che guardare all’essere umano. Di Amleto, Orazio è il migliore amico, il compagno silenzioso cui l’eroe morente affida il compito di raccontare la sua storia, una storia nella quale Orazio stesso è l’unico superstite, il testimone, l’antieroe. Dal mio amore per la sua figura nasce questa commedia che ha al suo centro un Orazio di oggi, anch’egli un antieroe, anch’egli alle prese con un amico in difficoltà, anch’egli perso in una realtà che lo inchioda – teatro o non teatro, questo è il problema – al ruolo di testimone».

In scena ci saranno, oltre allo stesso MazzarelliAntonio Bandiera, Beatrice Vento e Francesco Jacopo Provenzano. Le maschere sono firmate da Tiziano Fario

Biglietti online su https://www.vivaticket.com/it/Ticket/orazio/212156

 

26 Febbraio 2024
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo