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7:57 pm, 24 Gennaio 24 calendario

Meloni contro Fiat-Stellantis: «Vogliamo un milione di auto l’anno prodotte in Italia»

Di: Redazione Metronews
Meloni contro
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La premier Giorgia Meloni dura contro Fiat-Stellantis: «Vogliamo tornare a produrre in Italia almeno 1 milione di veicoli l’anno con chi vuole investire davvero sulla storica eccellenza italiana», ha detto nel question time alla Camera. «Penso che bisogna avere il coraggio di criticare alcune scelte che sono state fatte dalla proprietà e dal management del gruppo», ha aggiunto Giorgia Meloni. Il gruppo Fiat, ha ricordato, ha spostato la sede fiscale «fuori dai confini nazionali» e ha realizzato una operazione «di presunta fusione tra Fca e Psa, che celava in realtà un’acquisizione francese dello storico gruppo italiano, tanto che oggi nel Cda di Stellantis siede un rappresentante del governo francese e non è un caso se le scelte industriali del gruppo prendono in considerazione molto più le istanze francesi rispetto a quelle italiane. Il risultato – ha sottolineato il premier – è che in Francia si produce più che in Italia, dove siamo passati da oltre 1 milione di auto prodotte nel 2017 a meno di 700 mila nel 2022».

Meloni contro Fiat-Stellantis

«Vogliamo difendere l’interesse nazionale e instaurare un rapporto equilibrato con Stellantis. Il ministro Urso ha incontrato più volte le persone in questione per difendere la produzione in Italia, i livelli occupazionali e tutto l’indotto dell’automotive – ha insistito la presidente del Consiglio – con questo scopo è stato sottoscritto un protocollo d’Intesa tra il Mimit e l’associazione della filiera dell’automotive ed è stato istituito un tavolo permanente di sviluppo del settore. Abbiamo previsto incentivi come l’ecobonus per sostenere la domanda e misure di sostegno per attrarre nuovi investitori e costruttori». Infine, ha concluso Meloni: «Abbiamo modificato le norme da un parte incentivando chi torna a produrre in Italia e dall’altro scoraggiando chi delocalizza che dovrà in questo caso restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuta negli ultimi 10 anni».

«Nessuna dismissione con privatizzazioni»

La premier ha parlato anche del piano di razionalizzazione delle partecipazioni dello Stato, dal quale «sono attesi proventi pari almeno all’1% del Pil, 20 miliardi in tre anni». Rispondendo in Aula alla Camera dei deputati a un’interrogazione sulle politiche del governo sul tema delle privatizzazioni di società a partecipazione pubblica, ha precisato: «Non si tratta di dismettere o di svendere. L’impostazione di questo governo è lontana anni luce rispetto al passato».

24 Gennaio 2024
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