Lodi
11:04 am, 15 Gennaio 24 calendario

Ristoratrice morta, si indaga su auto e telefono

Di: Redazione Metronews
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Trovata morte la ristoratrice criticata sui social. La procura di Lodi ha sequestrato l’auto e disposto l’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la titolare della pizzeria ‘Le Vignole’ di Sant’Angelo Lodigiano trovata morta nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 14 gennaio. L’ipotesi più accreditata al momento – a quanto si apprende da fonti investigative – resta quella del suicidio, anche se la dinamica è ancora da chiarire.

Giovanna Pedretti, 59 anni,  negli ultimi giorni era finita sotto i riflettori per un post pubblicato sui social. Il corpo della donna sarebbe stato trovato nel Lambro, dove sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e uomini della Scientifica.

Approfondimenti sul cellulare e sul computer

Dentro e fuori dall’auto della donna, una Panda beige, parcheggiata vicino alla zona in cui i sommozzatori hanno ripescato il cadavere dal fiume, c’erano numerose tracce di sangue. Il corpo della 59enne è stato già esaminato sul posto dal medico legale, ma sarà solo l’autopsia a chiarire quali siano state le cause della morte. Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Sant’Angelo e dai colleghi di Lodi e coordinate dal procuratore di Lodi Maurizio Romanelli, sono al momento senza ipotesi di reato.

Gli inquirenti disporranno anche approfondimenti tecnici sul telefono e sul computer di Pedretti, sia per ricostruire gli aspetti della sua vita personale, sia per far luce sulla vicenda della recensione omofoba e contro i disabili. Il messaggio, rispedito al mittente dalla donna, subito dopo aver fatto balzare la pizzeria all’onore delle cronache, ha sollevato dubbi di autenticità, scatenando tanti commenti negativi sui social.

La recensione

Intorno alla sua risposta e alla veridicità di quella recensione si era scatenata la gogna mediatica, ma dietro a quello che sembra un gesto estremo potrebbero esserci altri motivi. La donna aveva pubblicato la risposta alla recensione omofoba di un cliente, che si era lamentato per aver dovuto consumare il pasto accanto ad una coppia gay e ad un disabile. Il post della pizzeria, pubblicato l’11 gennaio sulla pagina Facebook del locale e ancora visibile, è stato commentato da migliaia di persone che hanno apprezzato la condotta dei proprietari e ne hanno elogiato la sensibilità.

Ora dopo ora, però, sono comparsi anche commenti critici nei confronti del post e messaggi che hanno messo in discussione la veridicità della vicenda, simile per certi versi a quella relativa ad una recensione pubblicata nel 2022 in relazione a un locale in veneto.

15 Gennaio 2024
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