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7:32 pm, 11 Dicembre 23 calendario

The Japanese Standoff: Hiroshige, Tamburi e McWilliams a confronto

Di: Redazione Metronews
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Dalle incisioni di Utagawa Hiroshige, artista giapponese dell’800, all’immaginario orientale di Ennio Tamburi, fino alle sovrapposizioni piani-colore del giovane canadese Mathew McWilliams: a cura di Luca Arnaudo e Roberto Lacarbonara, con opere dei tre artisti, verrà inaugurata sabato 16 dicembre alle ore 18 la mostra The Japanese Standoff nello spazio espositivo di San Lorenzo a Roma ETworks, in via dei Marsi 41. L’esposizione durerà fino all’8 marzo 2024.

L’intento è quello di ragionare sulle connessioni nella storia dell’arte che uniscono epoche e forme pittoriche e che svelano una vicinanza spirituale tra artisti, al di là della provenienza nazionale o del dato cronologico.

La mostra valorizza la comune sensibilità “giapponese”, di Hiroshige (1797-1858), Tamburi (1936-2018) e McWilliams (1973) nei loro equilibri compositivi essenziali di segno e colore, in particolare sulla carta.

La celebre xilografia del pittore e incisore giapponese dell’800, la Festa di Tanabata è l’opera che, insieme a un’altra importante incisione dell’artista, Sakanoshita (nella foto), innesca il dialogo ideale tra lo stesso Hiroshige, Tamburi e McWilliams.

Le opere di Hiroshige, Tamburi e McWilliams a confronto

Aeree trasparenze, piani di profondità che s’intersecano dirigendo lo sguardo dagli spioventi di un paesaggio urbano fino all’orizzonte, o ancora assorte geometrie rupestri, moti d’acqua dalla straniante fissità: le composizioni di Hiroshige, tanto ammirate dagli impressionisti, innervano il modernismo di una straordinaria sintesi grafica.

Ai lievi movimenti di bandiere, ai volteggi animati dalla brezza dell’oceano e alle sfumate atmosfere montane ha guardato anche Ennio Tamburi nel corso della sua lunga avventura artistica, animata da meditate peregrinazioni tra Giappone, India, Tibet e Nepal, da cui ha riportato un ampio ricorso alle carte e alla segnicità propria dell’immaginario orientale, ma declinato con uno sguardo meridiano, particolarmente attento ai rapporti di luce e colore.

In questo incontro ideale subentra, con la sua produzione più recente di carte e tele, Mathew McWilliams, artista canadese di base a Parigi, che da un lato, anni fa, ebbe anche modo di conoscere personalmente Tamburi visitandone lo studio romano e che ha sempre professato una profonda ammirazione per Hiroshige. Nel suo affermare il valore di un minimalismo compositivo a “levare”, fatta di studiate sovrapposizioni di piani-colore, l’opera di McWilliams s’insinua tra quella dei due maestri in maniera vitale e lieve, aprendo così questo “confronto giapponese a tre” a nuove prospettive di considerazione all’insegna di una comune, raffinata misura estetica.

 

11 Dicembre 2023
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