Antonio Faraò in trio suonerà al FolkClub

MUSICA L’Antonio Faraò Trio salirà sul palco del FolkClub sabato, alle 21.30: Antonio Faraò sarà al pianoforte, Carlo Bavetta al contrabbasso e Pasquale Fiore alla batteria.
Lo stile di Antonio Faraò
Autentica punta di diamante del panorama jazz internazionale, Antonio Faraò è da inserire senza dubbio fra i musicisti europei che hanno raggiunto uno standard espressivo al livello degli americani. Il suo stile è inconfondibile: straordinaria brillantezza tecnica unita a un’impetuosa carica emotiva, condita da una notevole vena compositiva e da un travolgente senso ritmico.
Le prestigiose collaborazioni del pianista romano classe ’65
Romano, classe ’65, è nato in una famiglia dalle radici musicali ben salde (la mamma, nota pittrice e poetessa, e il padre, batterista jazz) e la sua carriera solistica è ricca di successi sin dagli esordi: sono tantissime le prestigiose collaborazioni del pianista nei suoi quarant’anni di carriera. Da Jack Dejohnette a Steve Grossman, Billy Cobham, Ira Coleman, Chico Freeman, John Abercrombie, Wayne Shorter, Richard Galliano, Al Jarreau, Marcus Miller, Branford Marsalis e, tra i protagonisti della musica leggera, la grande Mina.
Antonio Faraò ha ricevuto il primo premio al Piano Jazz Martial Solal
Nel 1998 ha ricevuto il più prestigioso dei riconoscimenti: il primo premio al Concorso Internazionale Piano Jazz Martial Solal, indetto dalla città di Parigi ogni 10 anni. Un riconoscimento che lo ha lanciato ancora più intensamente nei circuiti europei della musica contemporanea e lo ha accompagnato nella realizzazione di una straordinaria serie di progetti discografici con le etichette più prestigiose e i featuring dei migliori musicisti del panorama internazionale.
«La musica è emozione: se emoziono chi ascolta, ho dato qualcosa che mi ritorna»
Per Antonio Faraò «la musica è emozione: se riesco a emozionare chi mi sta ascoltando, lo percepisco e mi commuovo io stesso: so che ho dato qualcosa a chi mi ascolta, che poi mi ritorna».
«Il jazz – prosegue – va respirato, dev’essere virale dentro di te. Insomma, non bisogna suonare per mostrare quanto sei bravo, ma perché ami quello che fai. È una missione».
Herbie Hancock: «Faraò non è solo un ottimo pianista: è un grande»
SE non bastassero le sue parole, ci sono quelle che Herbie Hancock ha speso per Faraò: «Non mi capita spesso di essere sorpreso da registrazioni di musicisti, come lo sono stato quando per la prima volta ascoltai uno degli ultimi cd di Antonio Faraò. Ciò che mi ha colpito è stata la sensazione che ho sentito dentro di me. C’è talmente tanto calore, convinzione e grinta nel suo modo di suonare. Mi ha immediatamente attratto la sua concezione armonica, la gioia dei suoi ritmi e il suo senso di swing, la grazia e il candore delle sue linee melodiche improvvisate. Antonio non è solo un ottimo pianista: è un grande».
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