Jim Mullen torna al FolkClub dopo sei anni dall’ultimo live

Sei anni dopo il suo ultimo, memorabile concerto al FolkClub, l’inossidabile Jim Mullen ritorna su quello stesso palco a testimoniare in carne ed ossa il suo entusiasmo per la rassegna jazz RadioLondra, accompagnando con la sua leggendaria chitarra, insieme al pianoforte di Riccardo Ruggieri e al contrabbasso di Alessandro Maiorino e la cantante Zoe Francis, sua sodale in musica e compagna nella vita. Appuntamento sabato 13 gennaio dalle 21.30 nel locale torinese.

Jim Mullen a RadioLondra al FolkClub di Torino

Nel febbraio del 2013 un quartetto dall’energia debordante presentava nella cave di via Perrone il suo primo cd: il quartetto RadioLondra presentava il suo album omonimo, in onore alla rassegna jazz che ne aveva dato i natali tre anni prima, nella stagione d’esordio della stessa rassegna che ad ottobre 2024 compirà 15 anni.

Quel quartetto vedeva Jim Mullen e Luca Boscagin alla chitarra, Ross Stanley all’organo Hammond ed Enzo Zirilli alla batteria.

«Grazie a Zirilli i migliori jazzisti britannici sono arrivati a Torino»

Le parole Mullen in quella occasione sono vivida e attualissima testimonianza dell’entusiasmo che questa leggenda vivente nutre per la rassegna jazz: «RadioLondra è la creatura di Enzo Zirilli, che, in aggiunta alla sua stupefacente tecnica sulla batteria, è una specie di “visionario”. È responsabile di un programma di scambio che ha introdotto i migliori musicisti jazz britannici nella sua città di origine».

«Ho incontrato Enzo per la prima volta a Londra – prosegue Mullen – per un concerto e sono stato letteralmente tramortito dal suo stile. Quando più tardi mi ha invitato in Italia per RadioLondra aveva già in mente la band. RadioLondra è il primo cd della band la cui chimica e interazione sono per me costante fonte di ispirazione. Viva RadioLondra!»

Zirilli: «Suonare con Mullen è stato un sogno diventato realtà»

Dal canto suo, Enzo Zirilli scriveva: «Suonare con Jim Mullen e registrare un album con lui è per me un sogno diventato realtà, dal momento che già prima di conoscerlo personalmente era uno dei miei musicisti preferiti. La sua carica umana è incredibile e la straordinaria musica che ne scaturisce è solo una logica conseguenza».