ESC 2024, la polemica dell’Irlanda sul messaggio palestinese

Vento di polemiche sulla prima semifinale dell’ESC, l’Eurovision Song Contest 2024 dalla Malmö Arena, Svezia. Durante la serata di ieri – la seconda ci sarà domani, giovedì, e poi via, verso il rush finale di sabato – la cantautrice irlandese Bambie Thug che con il brano Doomsday Blue si è aggiudicata un posto nella finalissima, si è scagliata contro gli organizzatori dell’ESC.

Bambie Thug contro l’ESC: «Hanno cancellato il mio “cessate il fuoco e libertà”»

Già in conferenza stampa la 31enne di Cork aveva espresso senza mezzi termini dure critiche per averle chiesto di modificare un elemento del suo trucco di scena, riferendosi a una scritta in caratteri Ogham, antico alfabeto irlandese, che tradotta significava “cessate il fuoco e libertà”. Un messaggio interpretato come un riferimento alla situazione nella Striscia di Gaza e all’inclusione di Israele nella competizione.

«Era molto importante per me – aveva detto l’artista – perché sono a favore della giustizia e della pace».

La risposta: «Le regole non prevedono messaggi “politici”»

La risposta le era arrivata dal portavoce della European Broadcasting Union (Ebu): «La scritta vista sul corpo di Bambie Thug durante le prove generali contravviene alle regole del concorso che sono pensate per proteggere la natura non politica dell’evento». Già prima dell’avvio dell’ESC 2024 gli organizzatori aveva avvertiti gli artisti che le bandiere e i simboli palestinesi non sarebbero stati ammessi nella Malmö Arena.

Eric Saade (Svezia) sale su palco con una kefiah al polso

La querelle si sarebbe potuto chiudere se a riaccendere quei venti di polemica non ci avesse pensato il cantante svedese Eric Saade. L’artista, il cui padre è palestinese che quest’anno non è in gara, si è esibito indossando attorno a un polso la kefiah. Alla faccia delle regole. Anche perché rimane difficile immaginare che Saade non ne fosse a conoscenza.

“Disparità di trattamento all’ESC”

Se, gli organizzatori hanno espresso il loro rammarico per il gesto dell’artista svedese che ha «scelto di compromettere la natura apolitica dell’evento», Bambie Thug ha subito sottolineato la disparità di “trattamento”. Come dire: per me, niente scritta sul corpo comprensibile veramente a pochi: per lui, la kefiah simbolo indiscutibile riconosciuto da tutti.

I dieci Paesi che accedono alla finale di sabato per l’ESC 2024

Per il resto, la prima serata è volata via con la tipica puntualità dell’Eurovision Song Contest: ogni brano non doveva superare i 3 minuti, e così è stato. Dieci i Paesi che, dopo l’esibizione, si sono aggiudicati la finalissima: Serbia, Portogallo, Slovenia, Lituania, Ucraina, Finlandia, Cipro, Irlanda, Lussemburgo e Croazia. Sabato si uniranno alle cinque Big (Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna) e alla Svezia, paese ospitante.

Femminismo, ritmi indiavolati e divertimento all’ESC 2024

Sul versante prettamente musicale c’è stato un po’ di tutto. Dal macabro “ouija-pop” (come lo ha definito lei stessa) proprio di Bambie Thug ai temi femministi (quello dell’Ucraina che, con Jerry Heil & alyona alyona, cantano Teresa & Maria, o quello della Slovenia che è passato grazie a Raiven e la sua Veronika, dedicata alla prima donna processata per stregoneria in Slovenia nel 1400).

Menzioni a parte per il croato Baby Lasagna con la sua Rim Tim Tagi Dim, offre un brano trascinante e coinvolgente, e per il finlandese Windows95Man che nel rispetto della sua No rules! fa salire con lui sul palco della Malmö Arenail comico Henri Piispanen, che si finge nudo senza però mai mostrarsi grazie ad un sottile gioco di regia televisiva.

Infine, una curiosità: il Lussemburgo ha interrotto ieri sera l’attesa che durava ormai da 31 anni ed è riuscito ad accedere alla finale con Tali e il suo brano Fighter.

Domani toccherà a Angelina con La Noia

Domani sarà il momento di Angelina con il brano La Noia. Con lei sul palco cinque ballerine, una foresta di alberi spogli, come scenografia e un trono di rami intrecciati. L’Italia ha vinto l’Eurovision nel 1964 con Gigliola Cinquetti, nel 1990 con Toto Cotugno e nel 2021 con i Maneskin.

I bookmakers premiano la Croazia

Dopo la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest è scattata in avanti la Croazia, già in prima fila alla vigilia, che ha lasciato il segno tra i bookmakers dopo il primo atto della kermesse canora. Il successo di Baby Lasagna e la sua Rim Tim Tagi Dim scende a 2 su William Hill e 2,20 su Planetwin365, in vantaggio sulla Svizzera, in gara con Nemo e la canzone The Code. L’Italia resta sempre in alto con Angelina Mango, vista vincente a 4,50 volte la posta dagli esperti Snai. Resiste l’Ucraina, altra nazione reduce dal passaggio del turno nella semifinale, a 8 mentre dopo la prima esibizione avanza l’Irlanda, ora proposta a 11 volte la posta.

P.P.