Lupi, il Tar non sospende l’abbattimento

Il Tar non sospende l’abbattimento di due lupi che vivono sui monti Lessini, in Trentino Alto Adige. Una decisione che gela le speranze degli animalisti.

Lupi in Trentino, il Tar non sospende l’abbattimento di due capi

Il Tribunale amministrativo regionale di Trento ha respinto la richiesta di sospensiva delle associazioni animaliste in merito all’abbattimento disposto dalla Provincia Autonoma di Trento di due esemplari di lupi presenti sui monti Lessini.

I giudici amministrativi hanno riconosciuto la legittimità della decisione presa dal governatore Maurizio Fugatti in quanto «la rimozione di due esemplari non compromette l’integrità della specie». Il decreto di rimozione dei due lupi è il primo in Italia.

Nei giorni scorsi gli animalisti dell’Oipa e l’onorevole Michela Brambilla, presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente, avevano riposto molte speranze nel pronunciamento del Tar. L’Oipa aveva anche annunciato di valutare azioni legali contro il governatore Fugatti.

Branchi numerosi

Sui monti Lessini la presenza del lupo è molto forte, grazie soprattutto a una coppia che negli ultimi anni ha generato circa 40 cuccioli. Si tratta di Slavc e Giulietta. Il primo è un lupo originario della Slovenia, che è riuscito a raggiungere l’Italia passando per il Veneto. La seconda è una femmina di lupo degli Appennini. La loro unione ha contribuito ad aumentare il numero di questi predatori.

Alla fine del 2022 gli studiosi che monitorano la presenza del lupo sul territorio avevano contato tre branchi per oltre 30 esemplari sui soli monti Lessini.

E con l’aumentare dei lupi sono diventati più frequenti gli attacchi al bestiame, anche con tecniche di caccia che questi predatori non avevano mai intrapreso prima. Un esempio è l’abilità che alcuni di questi animali hanno sviluppato nel saltare le recinzioni elettrificate che gli agricoltori hanno acquistato per proteggere gli alpeggi dove far pascolare le mandrie.

A inizio giugno proprio su questi monti, i lupi sono riusciti a saltare il recinto e a divorare in pochi giorni, senza essere visti, sei vitelle, quattro manze e due asinelli.