Addio a Edward Sexton, il mago con le forbici che vestì le star

MODA Era il maestro della sartoria inglese che ha vestito le rockstar della Swinging London, soprannominato “il mago con le forbici”: Edward Sexton è morto a Londra all’età di 80 anni, dopo una breve malattia, il 23 luglio, come scrive il quotidiano The Telegraph.

I suoi abiti di ispirazione militare e dai colori sgargianti sono stati indossati da Twiggy a Mick Jagger, dai Beatles a Elton John. E in seguito ha vestito da Annie Lennox a Bernie Ecclestone, da Bianca Jagger a Yoko Ono, da Andy Warhol a Naomi Campbell.

Più di recente, Sexton ha annoverato tra i suoi clienti Harry Styles, creando il guardaroba per il primo tour mondiale da solista della popstar, Live on Tour, nel 2017. Sexton ha anche vestito Rick Astley per la sua esibizione al Glastonbury Festival nel 2023.

Gli inizi a Londra

Edward Sexton aprì a Londra una sartoria con il socio in affari Tommy Nutter nel 1969 a Saville Row, portando un’aria di glamour ribelle in una strada a lungo sinonimo di camicie inamidate e tradizione conservatrice.

L’atelier si chiamò “Nutters of Savile Row” e nel 1976, dopo l’abbandono di Nutter, assunse il nome di “Edward Sexton”, marchio che è ancora attivo.

Rinomata per aver vestito il meglio della musica rock, è fin dalla nascita una delle poche sartorie londinesi di alta gamma a confezionare abiti su misura anche per il pubblico femminile. Un abito Sexton si riconosce per un linea della spalla molto netta e per i risvolti ampi e teatrali. Ogni abito confezionato non è solo modellato sulla figura del singolo cliente, ma anche sulle sue esigenze e sul suo stile di vita.

Ha vestito Paul McCartney, Ringo Starr e John Lennon

Edward Sexton ha vestito con le sue giacche tre dei Beatles per la copertina di “Abbey Road” e continuò a realizzare abiti per Paul McCartney anche per molto tempo dopo aver lasciato la band ed occasionalmente per Ringo Starr e John Lennon. Il negozio di Sexton a Savile Row ha chiuso definitivamente nel 1990, anche se il celebre sarto era è tornato nella strada l’anno scorso, aprendo un negozio al numero 35. Nel frattempo aveva creato un atelier appena fuori Londra dove confezionava i suoi abiti su misura.

La collaborazione con Wilkes Bashford

Nel corso della sua carriera, Sexton ha collaborato con Wilkes Bashford a San Francisco, in California. Nel 1987 creò i costumi per il film tv Una povera ragazza ricca – La storia di Barbara Hutton, vestendo James Read nei panni di Cary Grant, Anthony Peck e Farrah Fawcett.

Stella McCartney e Edward Sexton

Nel 1995 Stella McCartney ha svolto un apprendistato con Sexton, che era il sarto di suo padre. Lo stilista aiutò Stella a sviluppare il suo spettacolo di laurea che vide sfilare le top model Kate Moss, Naomi Campbell e Yasmin Le Bon.

Nel 1997, quando McCartney subentrò a Karl Lagerfeld a Chloé, come direttore creativo si affidò a Sexton per creare la sua prima collezione parigina. Sexton ha lavorato per due anni da Chloé come consulente e ha continuato a fare da tutor a McCartney nel taglio, nel design, nella selezione dei tessuti e nella sartoria.

La formazione di Edward Sexton

Nato il 9 novembre 1942 a Dagenham, vicino a Londra Edward Sexton imparò presto il mestiere, lasciando la scuola all’età di 15 anni per lavorare con Lew Rose in un laboratorio sulla Commercial Road nell’East End di Londra.

In quella sartoria Sexton si formò come tagliatore, imparando a realizzare capi su misura, prima di dirigersi verso Savile Row, dove lavorò con il sarto Harry Hall.

Nel 1962 Sexton si trasferì nell’atelier di Fred Stanbury e nel 1966 passò nella sartoria Donaldson, Williams G. Ward, dove incontrò Nutter. In seguito avrebbero aperto “Nutter’s of Savile Row”, con Sexton come head cutter.

“Nutters”, come era allora noto, rappresentava una anomalia. Fu il primo sarto di Savile Row ad avere una finestra aperta, il che significava che l’interno del negozio e i manichini erano visibili dalla strada. Fino ad allora, i negozi di Savile Row erano come circoli privati e solo i clienti potevano varcarne la soglia.