Addio a Roberto Cavalli, re dell’animalier
È morto a 83 anni, nella sua Firenze, lo stilista Roberto Cavalli, fondatore della omonima casa di moda. Da tempo malato, lascia la compagna Sara e i sei figli, l’ultimo dei quali nato appena un anno fa. Grande talento artistico ma anche imprenditoriale, Cavalli esce con la prima collezione a suo nome nel 1970, al Salon du Pret-a’-Porter di Parigi.
Porta sulle passerelle della Sala Bianca di Palazzo Pitti, e poi su quelle di Milano Collezioni, le sue collezioni. Nel 1972 apre la sua prima boutique a Saint-Tropez. E diventa in poco tempo celebre nel mondo, soprattutto per i look animalier: non a caso il New York Times lo incoronerà re dei vestiti “animaleschi”.
Lunedì i funerali dello stilista all’Abbazia di San Miniato al Monte
L’ultimo saluto a Roberto Cavalli sarà in uno dei luoghi più suggestivi di Firenze, da cui si gode un panorama mozzafiato sulla città. I funerali si terranno lunedì 15 aprile alle 11 all’Abbazia di San Miniato al Monte, a pochi passi da piazzale Michelangelo.
La moda di Cavalli, dal Denim all’animalier
Famose anche le sue collezioni Denim come gli abiti sfarzosi da red carpet. E ancora le feste faraoniche nella sua villa di Firenze, il jet set, i grandi eventi internazionali. Oltre a nuovi marchi, come Just Cavalli, lanciata sul finire degli anni ’90: abbigliamento uomo e donna, ma anche accessori, occhiali da sole, orologi, profumi, biancheria intima e costumi da bagno.
Nel 2015 lo stilista vende la sua storica maison, ceduta a un fondo di investimento, e poco dopo lascia anche il ruolo di direttore creativo del brand.
Il cordoglio sui social
“Ci lascia Roberto Cavalli, fiorentino e maestro della moda noto per il suo spirito indomabile – scrive su X il governatore della Toscana Eugenio Giani a cui fa eco il sindaco di Firenze Dario Nardella -. La sua eredità di audacia e bellezza rimarrà sempre nei nostri cuori e sulle passerelle di tutto il mondo. Riposa in pace!”. «Abbiamo perso una leggenda» scrivono le modelle che hanno indossato i suoi abiti tra cui Eva Riccobono e Adriana Lima. I messaggi di cordoglio si susseguono senza sosta per ricordare chi della moda italiana è stato un vero alfiere. Amava le donne libere. «Le donne – diceva – amano i colori, non solo l’animalier. Amano essere sexy». E la sensualità era il suo marchio di fabbrica. Accanto a capi con stampe animalier indossati da donne grintose.
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