Silvio Berlusconi
12:13 pm, 6 Luglio 23 calendario

Berlusconi, dal testamento guida Fininvest a Pier Silvio e Marina. Soldi a fratello, Fascina e Dell’Utri

Di: Redazione Metronews
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Sono tre i testamenti di Silvio Berlusconi depositati presso il notaio Roveda di Milano.

Il primo, del 2 ottore 2006, riguarda la destinazione della parte di eredità disponibile, che viene lasciata in parti uguali ai figli Marina e Pier Silvio, mentre la parte rimanente viene divisa tra tutti i 5 figli sempre in parti uguali.

Il secondo testamento è del 5 ottobre 2020, in cui Berlusconi aggiunge il lascito di 100 milioni al fratello Paolo.

Il terzo è in forma di lettera e risale al 19 gennaio 2022, e contiene l’ulteriore lascito per Marta Fascina di 100 milioni, e per Marcello dell’Utri, pari a 30 milioni.  

È stata la stessa Marta Fascina a consegnare di persona ad Arcore al notaio Arrigo Roveda l’ultimo testamento di Silvio Berlusconi, in cui è contenuto il lascito per Marcello Dell’Utri e per la compagna dell’ex premier.   Silvio Berlusconi ha scritto il testamento a mano mentre stava andando al San Raffaele il 19 gennaio 2022.

I lasciti al fratello e a Dell’Utri

Non ci sarebbe invece nessun mistero sull’ammontare del lascito testamentario di Paolo Berlusconi. Il Cavaliere ha disposto in favore del fratello un legato di 100 milioni di euro e non di 200 milioni come poteva sembrare in un primo momento. A precisarlo è lo stesso Paolo Berlusconi: “Per evitare fraintendimenti, mio fratello Silvio mi aveva anticipato in più occasioni, con la straordinaria generosità che lo ha sempre contraddistinto, l’intenzione di lasciarmi la somma di 100 milioni di euro. Le carte rese pubbliche oggi vanno intese come conferma che è questa la cifra indicata come legato testamentario da parte di Silvio Berlusconi per il fratello”.

“Questa donazione, totalmente inaspettata, è un gesto d’amore, più che di amicizia, da parte di Silvio Berlusconi. E non è affatto il pagamento del mio silenzio, come dice qualche seminatore impuro di odio pieno di astio”, dice in una intervista all’Adnkronos Marcello Dell’Utri, ex senatore di Forza Italia, commentando il lascito di 30 milioni di euro da parte di Silvio Berlusconi. “Sono davvero sorpreso. Silvio non mi doveva nulla e nulla mi aspettavo – dice ancora Dell’Utri – Per me è stato un colpo impressionante. Questa mattina mi ha chiamato il notaio per dirmelo, prima ancora che la notizia finisse sulla stampa. E io sono rimasto basito. Ripeto, è stato un gesto d’amore. Perché lui non mi doveva niente. Ma ha dato valore dell’amicizia”. Dell’Utri di recente è stato assolto nel processo sulla trattativa Stato-mafia, ma in passato era stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Pena già scontata.

Le quasi nozze tra Silvio Berlusconi e Marta Fascina

Berlusconi, ultimo testamento scritto a mano: “Se non dovessi tornare…”

«Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue», scrive l’ex premier indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri «per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me». E conclude: «Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà».  La lettera è su carta intestata Silvio Berlusconi e Villa San Martino.

Nominando i figli curiosamente non viene menzionato Luigi, il più giovane.

Marina, Pier Silvio e la “disponibile”

Saranno dunque Marina e Pier Silvio Berlusconi gli eredi designati che assumeranno il controllo dell’impero Fininvest. I due figli della prima moglie in base ai calcoli dovrebbero arrivare a detenere circa il 52% di Fininvest, la holding a cui fanno capo tutte le partecipazioni del gruppo, mentre a Barbara, Eleonora e Luigi andrà il 46%; il restante 2% sono azioni proprie.

Il testamento è scritto su carta intestata di Villa San Martino: poche righe, datate 2 ottobre 2006, in cui l’imprenditore afferma: «Lascio la disponibile in parti eguali ai miei figli Marina e Pier Silvio. Lascio tutto il resto in parti eguali ai miei cinque figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi».

La disponibile è quella quota di eredità al di fuori della legittima. Nel caso di Berlusconi, senza coniuge e più figli, due terzi dell’eredità spettano ai figli che la dividono in parti uguali, mentre un terzo è quota disponibile. «Un testamento semplice e pulito – commenta un legale – in questo modo nessuno può litigare».

Marina Berlusconi

Fininvest e le controllate

In Fininvest Berlusconi aveva il 61,3% del capitale, Marina e Pier Silvio il 15,3% (due quote separate del 7,65% ciascuna), gli altri tre figli il 21,4%. Del 61,3% i due terzi, ossia il 40,8% viene assegnato in automatico, suddiviso in cinque parti uguali dell’8,17%. In questo modo Marina e Pier Silvio salgono al 31,6%, i tre fratelli di secondo letto al 46%. Resta la disponibile pari al 20,4% di Fininvest, che sommato al 31,6% consegna a Marina e Pier Silvio circa il 52% della holding, sempre in parti uguali, e con questa le chiavi del comando.

Pier Silvio Berlusconi

Comando che era peraltro da molto tempo già esercitato dai due fratelli che si sono divisi le sfere d’influenza. Marina Berlusconi è presidente di Mondadori dal 2003 e di Fininvest dal 2005, mentre Pier Silvio Berlusconi dal 2000 è vicepresidente di Mediaset (ora Mfe), di cui è diventato anche amministratore delegato nel 2015. Resta il fatto che, come afferma una nota diffusa in mattinata «Marina Berlusconi, presidente del cda, e Pier Silvio, Barbara, e Luigi Berlusconi, amministratori, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso».

Mediaset e Mondadori, insieme a Banca Mediolanum, gestita da Massimo Doris, sono le storiche partecipazioni quotate di Fininvest. Questa ha il 30,12% di Mediolanum – e il 40,3% fa capo alla famiglia Doris, storica alleata – una quota che vale circa 1,83 miliardi di euro. Mondadori è controllata con una quota di maggioranza del 53,3% del capitale. Il valore della capitalizzazione è di 517 milioni di euro, la partecipazione quindi circa 270 milioni. Infine Mfe-MediaforEurope, di cui Fininvest controlla il 48,6%, una partecipazione del valore di circa 800 milioni di euro.

6 Luglio 2023
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