Finlandia
6:26 pm, 30 Giugno 23 calendario
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Costretto alle dimissioni il ministro Junnila, accusato di simpatie naziste

Di: Redazione Metronews
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È durata meno di 10 giorni l’esperienza di governo del neo-ministro degli dell’Economia finlandese, Vilhelm Junnila. L’uomo politico è stato infatti costretto alle dimissioni dal governo di coalizione di conservatori e destra, dopo alcuni commenti di stampo filo-nazista. Una debacle dopo che due giorni fa il politico in questione era stato sfiduciato dal parlamento con 95 voti a favore e 86 contrari in un voto chiesto da tre partiti dell’opposizione – Verdi, Alleanza di Sinistra e Socialdemocratici – che si erano detti indignati per i legami del ministro con ambienti di estrema destra.

Il premier Petteri Orpo si è detto soddisfatto della decisione presa da Junnila. «Era la soluzione giusta, ed era l’unica possibile», ha spiegato Orpo, che in campagna elettorale aveva promesso una politica migratoria più dura assicurandosi così il sostegno al suo piano di austerità da sei miliardi di euro. Il premier ha poi precisato che il programma del suo governo ripudia il razzismo e si impegna a tutelare lo stato di diritto e i diritti umani.

Riikka Purra, la presidente del Partito dei Finlandesi (ex Veri finlandesi) che forma il tandem al potere nel Paese, ha ringraziato Junnila per aver messo l’interesse della Finlandia prima di ogni altra cosa ma poi ha posto una sorta di ultimatum all’esecutivo invocando unità: «O si lavora insieme o non si lavora affatto».

I riferimenti a Hitler di Junnila

La carriera politica di Junnila è costellata di affermazioni, commenti e simpatie verso gruppi e formazioni di ultradestra. Nel 2019 aveva espresso le sue convinzioni politiche nel corso di una protesta organizzata dal gruppo di estrema destra Coalition of Nationalists, noto per i suoi legami con il gruppo anti-immigrati Soldiers of Odin, mentre durante l’ultima campagna elettorale aveva scherzato sul numero di uno dei candidati, 88, associato ai simpatizzanti di Hitler.

Anni prima, nel 2015, durante un’altra campagna elettorale, il suo slogan ‘Gaz!’ aveva suscitato un vespaio di polemiche dopo che era stato interpretato come un riferimento alla Seconda guerra mondiale e alle camere a gas. La scorsa settimana Junnila aveva cercato di correre ai ripari affermando di «condannare fermamente e in modo assoluto l’Olocausto, l’antisemitismo e tutti gli atti antisemiti”.

Favorire l’aborto in Africa per salvare il pianeta

Ma nelle scorse ore sono emersi altri dettagli che l’hanno inchiodato. Il deputato democristiano Paivi Rasanen per esempio ha ricordato un altro episodio del 2019, quando Junnila aveva suggerito, durante una sessione del Question time al parlamento, la promozione dell’aborto in Africa per preservare il pianeta dal cambiamento climatico.

30 Giugno 2023
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