Harry e Meghan “demoliti” dal Wall Street Journal

Periodo nero per i duchi di Sussex, tra voci insistenti di divorzio, lui che compra una casa a Londra, lei che viene descritta come arrivista ma senza idee, esaurito l’argomento della royal family. Ora ci si è messo anche il prestigioso Wall Street Journal: «Sono improduttivi», li ha demoliti. Una stroncatura che arriva giusto dopo il «divorzio» tra i duchi e Spotify, e mentre sembra in bilico pure il contratto milionario con Netflix.

Harry e quelle idee irrealizzabili

Tre anni di contratto e nessun podcast realizzato. Tra il duca del Sussex Harry e Spotify non è finita bene, ma forse anche perchè le idee del figlio del re Carlo III erano parse a tutti poco realizzabili: voleva, per esempio, parlare di traumi infantili e intervistare una schiera di ospiti controversi, da Vladimir Putin a Mark Zuckerberg e Donald Trump, sulla loro infanzia e su come quelle esperienze avessero contributo a renderli gli adulti che sono oggi,
A rivelarlo è stata l’agenzia Bloomberg che ha parlato, in forma anonima, con persone a conoscenza del contenuto delle proposte del duca del Sussex. Harry ha sentito più produttori e case di produzione, per discutere di possibili programmi e podcast. Secondo Bloomberg ha ascoltato varie idee dagli altri, ma per lo più rimaneva fissato con le sue, inclusa appunto quella di un podcast su traumi infantili. Harry pensava anche a un programma incentrato sulla paternità. Un altro avrebbe affrontato grandi temi come il cambiamento climatico e la religione, per cui sperava di ospitare papa Francesco. Bloomberg scrive che molti nella cerchia di Harry legata al progetto dei podcast hanno quanto meno messo in dubbio la fattibilità delle sue proposte: per esempio, Putin e Zuckerberg raramente rilasciano interviste ad ampio raggio sugli argomenti di cui sono appassionati, figurarsi della loro educazione e dei traumi personali della loro infanzia. Spotify ha rifiutato di commentare, così come Archewell Audio.