Roma
5:04 pm, 15 Giugno 23 calendario
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Indagato il ventenne al volante del suv killer: era anche positivo alla droga

Di: Redazione Metronews
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Ucciso per una “challenge”, una sfida lanciata sui social. Il piccolo Manuel, vittima dell’incidente che gli è costato la vita, è morto incrociando per puro caso la folle corsa sul Suv Lamborghini Taurus che ieri sfrecciava per le vie di Casal Palocco. Il 21 enne al volante, Matteo di Pietro, è indagato per omicidio stradale. Il ragazzo è risultato positivo ai test sulle droghe.

Manuel ucciso per una “challenge”, indagato il 20 enne al volante

Sfrecciare per 50 ore su un bolide preso a noleggio, realizzando filmati che in rete avrebbero ricevuto milioni di visualizzazioni. La folle corsa si è interrotta ieri poco dopo le 12:30 tra via di Macchia Saponara e via Aristonico di Alessandria. Al volante del Suv c’è Matteo Di Pietro, fondatore e “Ceo” del canale Youtube “Theborderline”, un gruppo di ventenni romani che pubblica almeno un video a settimana con le sfide più stravaganti ed estreme. Ricevono milioni di visualizzazioni e contano oltre 600 mila iscritti. Numeri che nel mondo degli influencer si traducono in introiti e talvolta in sponsorizzazioni. In auto con Di Pietro ci sono altri tre ragazzi e una ragazza, tutti 20 enni.

Viaggiano a velocità sostenuta, non vedono la Smart Fourfour praticamente ferma in prossimità dell’incrocio, che ha appena lasciato l’asilo che il piccolo Manuel frequenta. L’impatto è devastante, sull’asfalto non ci sono segni di frenata. Il Suv centra l’utilitaria proprio nel punto in cui il bambino di cinque anni è seduto sul suo seggiolino. Con lui ci sono la madre Elena e la sorellina di 4 anni. «Non pensate a me, ditemi che i bambini stanno bene, pensate a loro», dice la donna ai primi soccorritori.

Manuel è incosciente, i sanitari accorsi sul posto lo rianimano e lo portano al Grassi di Ostia, dove muore poco dopo. La mamma e la sorellina vengono ricoverate al Sant’Eugenio. Poi la bimba viene trasferita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Madre e figlia ora sono fuori pericolo.

Il ventenne positivo ai test sulle droghe

La polizia locale del X Gruppo Mare sta conducendo le indagini su delega della procura. A coordinare l’inchiesta, il procuratore aggiunto Michele Prestipino. Matteo Di Pietro, il 21 enne al volante del Suv, è indagato per omicidio stradale. Al momento non risultano sotto inchiesta gli altri youtuber che erano con lui in auto.

Il ragazzo è stato sottoposto ai test su alcol e droga ed è risultato positivo. Secondo le analisi aveva assunto cannabinoidi e guidava sotto il loro effetto.

Sequestrati anche i cellulari di tutti gli occupanti del Suv. Chi indaga vuole capire se al momento dell’impatto si stessero filmando. La procura di Roma affiderà inoltre ad un perito l’incarico di redigere una consulenza tecnica per accertare a che velocità andasse il Lamborghini. Diversi testimoni ieri hanno raccontato di aver visto il gruppo sfrecciare più volte tra le strade di Casal Palocco e anche nella via teatro dell’incidente, con i cellulari tra le mani, intenti a realizzare video.

E proprio in un recente filmato, postato su Tik Tok poco prima dell’incidente uno degli youtuber, presentando la sfida a bordo del Suv, apostrofava un immaginario automobilista a bordo di una Smart per deriderlo: «L’hai comprata usata a 300 euro».

Il Suv Lamborghini era stato preso in affitto da Matteo Di Pietro e un altro Youtuber, Alessio Ciaffa, al costo di 1.500 euro al giorno. Un aspetto che potrebbe fornire ulteriori elementi. Non è infatti consentito ai neopatentati di guidare veicoli al di sopra di una certa potenza.

15 Giugno 2023
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