Teatro
10:16 am, 5 Maggio 23 calendario
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Quartullo & Solenghi con Seneca alla Domus Aurea

Di: Redazione Metronews
Tullio Solenghi Picno Quartullo
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La coppia Quartullo & Solenghi sulle tracce di Seneca alla scoperta della Domus Aurea. Appuntamento domenica 7 maggio a Roma!

Torna a Roma la rassegna Moisai 2023 – Voci contemporanee in Domus Aurea, che come il titolo evoca, è dedicato alle nove muse. E si svolge anche quest’anno nella suggestiva cornice della Domus Aurea. Partendo dal ciclo statuario delle Muse, realizzato per l’imperatore e conservato, in frammenti, all’interno della Domus, una visita guidata culmina nell’esperienza dell’arte performativa. Coniugata in tutte le sue diverse sfumature, nel segno del contemporaneo.

Voluto dall’ Imperatore Nerone dopo il grande incendio di Roma nel 64 d.C., il Palazzo imperiale accoglierà, fra i 9 spettacoli, anche “Apoteosi di una zucca”, domenica 7 maggio con inizio alle ore 18.30. Diretto da Pino Quartullo, che lo interpreta assieme a Tullio Solenghi.

“Apoteosi di una zucca” da Apokolkyntosis di Seneca

“Apoteosi di una zucca” nasce dall’adattamento che l’autrice Margherita Gina Romaniello ha curato dal testo “Apokolkyntosis” di Lucio Anneo Seneca. Il titolo, che più o meno potremmo tradurre come “divinizzazione di una zucca”, è volutamente in greco perché il testo il primo esempio di satira latina che si rifà a quella greca “menippea”, particolarmente pungente ed irriverente.

Seneca la scrisse per vendicarsi dell’Imperatore Claudio (la “zucca” in questione è lui) che lo aveva relegato in Corsica per otto anni.

La performance di Quartullo e Solenghi

Apoteosi di una zucca è il racconto di un surreale ed esilarante processo post mortem contro Claudio. Racconto che culmina in una pena che ricorda la famosa legge del contrappasso dantesco,  suggello di questo pamphlet ante litteram.

Lo spettacolo passa dall’Olimpo e l’Ade, luoghi popolati da divinità, figure mitologiche, liberti e parenti uccisi. Sullo sfondo una Roma imperiale appena liberatasi dal regno di Claudio, imperatore che sterminò familiari ed amici e che fu il reietto della sua stessa gente. Personaggi come Seneca, narratore dell’opera, Elvia, madre di Seneca, e le due mogli di Claudio (Messalina ed Agrippina), Ercole, Caligola, la dea Febbre, l’imperatore Augusto, e molti altri, animano vivacemente i due piani della satira. Ossia, quello celeste dove si svolge il processo a un Claudio appena arrivato dopo la sua morte. E quello terreno, dove il defunto ha appena lasciato una Roma asservita ai suoi capricci ed ai suoi vizi (quello del gioco ai dadi soprattutto, che gli costerà una singolare pena eterna). Dopo Claudio comincerà il nuovo regno di un giovane principe: Nerone.

Con Roberta Azzarone

In scena, oltre a Pino Quartullo e Tullio Solenghi, anche Roberta Azzarone nei ruoli della madre di Seneca, Elvia, di Agrippina e delle Parche, poi Roberto Fazioli ed Enrico Maria Ruggieri.

 Il polistrumentista Oscar Bonelli che con i suoi strumenti antichi segnerà passaggi di luogo celeste e luogo terrestre.

«Io e Margherita Romaniello – spiega Pino Quartullo – abbiamo voluto simbolicamente accompagnare Seneca nella Domus aurea. Qui dove non aveva mai messo piede, essendo stato costretto a uccidersi prima della sua edificazione. Seneca fu il precettore di Nerone, qui padrone di casa, nonché ispiratore dei primi anni di regno “illuminato” dell’Imperatore passato poi alla storia per le sue degenerazioni. Tullio Solenghi interpreterà lo stesso filosofo, e anche l’imperatore Augusto, dando vita ad uno spettacolo che vi stupirà e vi divertirà come fosse stato scritto questa mattina».

Lo spettacolo sarà preceduto da una visita guidata negli spazi della Domus aurea. Prenotarsi allo spettacolo (e alla annessa visita):

5 Maggio 2023
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