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4:14 pm, 27 Marzo 23 calendario

The Health Teach R(E)volution: salute ed innovazione a braccetto

Di: Redazione Metronews
Health Teach R(E)volution
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Si chiama The Health Teach R(E)volution. Ed è la tavola rotonda che Medtronic, in collaborazione con il Corriere della Sera, ha promosso per sostenere la promessa di una Salute che, grazie alle nuove tecnologie, può essere più inclusiva, personalizzata e sostenibile. L’innovazione, se governata in direzione dell’effettivo valore generato e se misurata sull’impatto di salute di cittadini e pazienti, diventa vettore di sviluppo e crescita socio-economica.

The Health Teach R(E)volution: in Italia il peso della cronicità affligge il 40% della popolazione

In Italia il peso della cronicità affligge il 40% della popolazione. Percentuale tra le più alte nel mondo dove, a livello globale, le malattie croniche sono responsabili di 41 milioni di morti ogni anno. Di fronte alle sempre crescenti aspettative dei pazienti e cittadini verso l’equità e l’accesso alle cure, la Salute è al centro di un mondo in forte cambiamento. Come l’aumento dei costi e per la trasformazione digitale che la pandemia ha accelerato di 7 anni. Il forte focus post pandemia verso la salute pubblica si basa sulla stima che il beneficio economico incrementale è di 2-4 euro per ogni 1 euro investito in una salute migliore.

Il ruolo delle nuove tecnologie è fondamentale. E forti sono gli investimenti di Medtronic per valorizzare i trend di innovazione tecnologica quali la connettività e digitalizzazione, l’IA, i dati, il machine learning, la mininvasività e miniaturizzazione, la robotica e la telemedicina.

Michele Perrino./Metro

The Health Teach R(E)volution, l’innovazione non riguarda solo le tecnologie

L’innovazione non riguarda solo le tecnologie, ma anche il modello di sviluppo che per Medtronic va orientato verso il valore generato dalle cure. Ogni anno sono circa 100 le nuove tecnologie realizzate da Medtronic e circa 400 istituzioni ospedaliere hanno deciso, in Europa, di lavorare con una partnership più ampia e orientata ad andare oltre l’acquisto di tecnologia per la salute.

L’evento, che ha visto come protagonisti diversi rappresentanti della filiera della salute, si è svolto a Roma presso lo Spazio Ara Pacis. La vasta comunità territoriale e nazionale, composta da professionisti del settore, ha condiviso le proprie esperienze concrete sulla HealthTech (R)evolution. Ovvero sull’innovazione tecnologica per la salute con effetto misurabile e il rapporto pubblico-privato nella filiera.

A dare il benvenuto e introdurre i lavori, Michele Perrino Vice President di Medtronic, Enterprise Accounts & Services, Western Europe. Il quale ha sottolineato: «Stiamo guidando un’evoluzione senza eguali, una rivoluzione dell’HealthTech dove le nuove tecnologie offrono l’opportunità di ridisegnare le cure sulla base dei bisogni delle persone. Per noi la promessa di un ecosistema di salute, più sostenibile e inclusivo, costituisce un traguardo raggiungibile attraverso gli strumenti della Partnership Pubblico-Privata. E con la convergenza di nuove tecnologie in grado di definire modelli di presa in carico, dalla prevenzione alla diagnosi e cura. Per il mercato questo significa definire modelli di offerta inclusivi di servizi e soluzioni, con nuove modalità di acquisto e nuove modalità di pagamento».

Tre i panel di discussione: “Esperienze dalla Community of Practice”; “Gli abilitatori chiave del Valore per la Salute: Digital Health, Open Innovation” e “Il Futuro è oggi: Sfide e risposte per l’Healthcare in Italia”.

Consip

Nel corso del primo panel è emerso il cambio di rotta portato avanti da Consip con un nuovo approccio agli acquisti di dispositivi medici basato anche sulla sostenibilità dell’esito. Come confermato da Giuseppina Bisceglia, Category Manager – Area Sanità – Divisione Sourcing Sanità, Beni e Servizi (Consip S.p.A.): «Consip pubblica procedure di dispositivi medici già dal 2016. Negli ultimi anni abbiamo introdotto, come fatto con pacemaker e defibrillatori cardiaci impiantabili, criteri focalizzati sulla performance a lungo termine in grado di valorizzare il beneficio clinico e la qualità di vita del paziente’. dell’ospedale. Per questo motivo il sistema di rimborso DRG deve evolversi e valutare l’intera gestione della malattia in un’ottica bundle».

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso, nel corso del secondo panel, anche Giulio Siccardi, Direttore UOC Sistemi informativi. Il quale ha sottolineato il ruolo di Agenas: «Oggi, con la fruizione aperta al cittadino del Programma Nazionale Esiti abbiamo dato impulso a una positiva competizione verso la migliore assistenza sanitaria».

Annalisa Mandorino di Cittadinanzattiva conferma che «Il cittadino ha un ruolo proattivo sulla costruzione del valore. Il nostro audit civico partecipato prevede diversi cicli con un approccio propositivo verso il miglioramento delle strutture e dei servizi sanitari».

I rapporto di partenariato pubblico-privato

Dal terzo panel, invece, è emersa l’importanza che in questo campo assumono i rapporti di partenariato pubblico-privato al fine di garantire la sostenibilità dell’innovazione.

In tal senso, una best practice, è rappresentata dal Rome Technopole, come sostiene infatti Carlo Catalano, Direttore del Dipartimento di Scienze Radiologiche Oncologiche e Patologiche- Sapienza Università di Roma e Delegato dalla rettrice Polimenti per Rome Technopole. «La nostra Università – ha detto – partecipa attivamente alla ricerca sanitaria in vari ambiti. In particolare il PNRR ci ha dato la possibilità di partecipare a progetti finanziati volti alla costruzione del Tecnopolo a Pietralata e alla realizzazione di alcuni device, portandoli da una base di ricerca a un ambito clinico, quindi al loro effettivo utilizzo».

Sono intervenuti anche Michele Muccini, direttore Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati al Cnr Emilia Romagna e presidente di Mister Smart Innovation. E Francesco Di Meco, direttore del dipartimento di Neurochirurgia dell’IRCCS Besta e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurochirurgia all’Università Statale di Milano

L’evento è stato patrocinato da Confindustria dispositivi medici, Ecole enti Confindustriali Lombardi per l’education e American Chamber of Commerce in Italy

A condividere questo nuovo approccio, anche Monica Piovi, Consigliere regionale della Toscana, settore Provveditorato, gare e contratti e manutenzione sedi. La quale ha confermato come da anni anche la Regione Toscana abbia introdotto nuovi parametri, quali il monitoraggio dei risultati sul paziente soprattutto su tecnologie a forte impatto economico. «I criteri di valutazione si spingono anche sui temi di sostenibilità ambientale e sociale. Chiedendo all’industria di partecipare con responsabilità e attenzione».

Luca Merlino, direttore generale del Centro cardiologico Monzino ha sottolineato invece, la necessità di «introdurre nelle aziende sanitarie dispositivi innovativi. Come, ad esempio, il micro-pacemaker senza fili. Con l’innovazione digitale molte attività di follow-up dei pazienti possono essere fatte al di fuori».

27 Marzo 2023
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