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12:02 pm, 8 Marzo 23 calendario

Ue, dal 2024 tornano i limiti del 3% del rapporto deficit/Pil

Di: Redazione Metronews
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E’ ufficiale: dal 2024 non sarà più in vigore la clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e crescita. Tornano quindi i limiti del 3% del rapporto deficit/Pil e 60% del rapporto debito/Pil ma non sarà un totale ritorno al passato. E’ quanto ha deciso la Commissione europea nella comunicazione della nuove linee guida per i bilanci.

Le regole Ue

«Finchè non entrerà in vigore un nuovo quadro di governance economica e alla luce della nuova realtà post-pandemia, non è opportuno tornare alla mera attuazione delle regole del Patto di stabilità e crescita in vigore prima dell’attivazione della clausola di salvaguardia generale nel 2020», spiega l’esecutivo europeo. Per consentire un ponte efficace verso le future regole di bilancio e per tenere conto delle sfide attuali, alcuni elementi degli orientamenti di riforma della Commissione che sono coerenti con l’attuale legislazione potrebbero già essere incorporati nel ciclo di sorveglianza di bilancio, annuncia l’esecutivo europeo. «La Commissione, pertanto, è pronta a proporre raccomandazioni specifiche per paese sulla politica di bilancio per il 2024 che includano un requisito quantitativo nonchè orientamenti qualitativi sugli investimenti e sulle misure energetiche», spiega l’esecutivo europeo.

Nel dettaglio, gli Stati dovranno presentare i loro bilanci basandosi già sugli orientamenti della Commissione sulla riforma della governance, con tanto di piani dedicati per ridurre il debito.

Gentiloni: “Italia finora ha rispettato gli adempimenti”

«Non avrebbe senso tornare semplicemente ad applicare le regole esistenti come se non fosse successo nulla. Dobbiamo riconoscere la nuova realtà post-pandemica e la realtà di una guerra in corso in Europa. E, soprattutto, dobbiamo riflettere il fatto che una grande revisione di tali regole è attualmente in fase di elaborazione. Pertanto questa guida riflette lo spirito degli orientamenti di riforma della Commissione», ha dichiarato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, presentando le linee guida della Commissione per i bilanci degli Stati. «Le raccomandazioni fiscali specifiche per Paese per il 2024, che preseremo a maggio, avranno un requisito quantitativo e una guida qualitativa sugli investimenti e sulle misure energetiche. In linea con i nostri orientamenti di riforma, le raccomandazioni saranno formulate sulla base della spesa primaria netta», ha spiegato. «I requisiti saranno differenziati in base alle sfide di sostenibilità del debito degli Stati membri, seguendo i criteri proposti nei nostri orientamenti di riforma, rimanendo coerenti con l’attuale legislazione. Questo è un ottimo atto di bilanciamento, e necessario, perchè è importante spostarsi verso un quadro credibile e solido già ora», ha aggiunto Gentiloni.

«La guida fiscale che stiamo fornendo oggi riflette un contesto molto specifico, con la clausola di salvaguardia generale che deve essere disattivata alla fine dell’anno e discussioni in corso su una riforma cruciale delle nostre regole comuni. Consentirà ai nostri Stati membri di definire le loro politiche fiscali per il 2024, che dovrebbero essere prudenti sulla spesa attuale e, soprattutto, dovrebbe proteggere gli investimenti. In breve, questa guida offre chiarezza in tempi incerti».

«Fin qui sono stati rispettati» dall’Italia «tutti gli adempimenti previsti dai programmi comuni dell’Ue», ha dichiarato Gentiloni. «Continuare a rispettarli, che è l’impegno del Governo italiano, non sarà certo una partita facile ma è indispensabile se vogliamo crescere e quindi ridurre anche deficit e debito pubblico», ha aggiunto.

8 Marzo 2023
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