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12:11 pm, 20 Dicembre 23 calendario

Patto di Stabilità, Francia e Germania guidano l’accordo. Meloni: “Per noi un miglioramento”. L’opposizione: “L’Italia prende atto a testa bassa”

Di: Redazione Metronews
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“Non siamo proprio nella prospettiva” di rinviare l’accordo sulla riforma del Patto di Stabilità ad un altro Ecofin. “Lavoriamo per un accordo, è veramente il nostro obiettivo”.

Lo spiegano fonti di Bercy, il Ministero delle Finanze francese, prima dell’Ecofin in videoconferenza di questo pomeriggio.

Il nuovo Patto di Stabilità

Il nuovo Patto di Stabilità e crescita che sarà sul tavolo dei ministri delle Finanze dell’Ue questo pomeriggio prevede un miglioramento netto rispetto alle regole esistenti, attualmente sospese ma che tornerebbero in vigore a inizio 2024, sia per la Francia che per l’Italia. L’obiettivo, attualmente definito come Mto (Medium Term Objective), spiegano fonti francesi, passa dallo 0% strutturale per la Francia ad un deficit strutturale dell’1,5%; per l’Italia il miglioramento è ancora maggiore, dato che l’Mto per il nostro Paese era +0,25%, cioè un avanzo strutturale, mentre ora l’obiettivo, in caso di accordo sulle nuove regole, è un deficit strutturale dell’1,5% del Pil, definito orizzontalmente per tutti i Paesi membri. Per la fonte, con un deficit strutturale all’1,5%, il debito pubblico dell’Italia “è sostenibile, con una probabilità molto forte”.

L’accordo tra Parigi e Berlino ieri sera

«Questa sera abbiamo l’accordo al 100% con Christian Lindner sulle nuove regole del Patto di stabilità e crescita: un’ottima notizia per l’Europa, che garantirà finanze pubbliche sane e investimenti per il futuro di Francia e Germania. Ecofin domani!», aveva scritto su X il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, che aveva  ricevuto a Parigi il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner.

Meloni: “Per l’Italia migliorativo rispetto al passato”

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, considera importante che sia stato trovato tra i 27 Stati membri della Ue un compromesso di buonsenso per un accordo politico sul nuovo Patto di stabilità e crescita. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. «Nonostante posizioni di partenza ed esigenze molto distanti tra gli Stati – prosegue – il nuovo Patto risulta per l’Italia migliorativo rispetto alle condizioni del passato». «Regole meno rigide e più realistiche di quelle attualmente in vigore, che scongiurano il rischio del ritorno automatico ai precedenti parametri, che sarebbero stati insostenibili per molti Stati membri. Grazie a un serio e costruttivo approccio al negoziato, l’Italia è riuscita, non solo nel proprio interesse ma in quello dell’intera Unione, a prevedere meccanismi graduali di riduzione del debito e di rientro dagli elevati livelli di deficit del periodo Covid», osserva ancora la nota.

Opposizioni contro Meloni: “Un cattivo compromesso”

“Francia e Germania si sono accordate su un compromesso che ci danneggia e l’Italia prende atto a testa bassa”, la stroncatura di Elly Schlein. “Meloni mette una grande ipoteca sul futuro dell’Italia. Questo compromesso raggiunto sul patto di Stabilità è un cattivo compromesso, un brutto compromesso per il Paese che farà male all’Italia”.

«Un Patto scritto dalla Germania, comunicato ieri dai ministri tedesco e francese, che hanno precisato che il ministro Giorgetti era informato. Tornano vincoli rigidi, parametri contabili potenzialmente prociclici, una nuova stagione di austerità. Il tutto quando quel cambio di paradigma da noi innescato nel 2020, con l’introduzione del Pnrr basato su una storica emissione di eurobond, doveva essere difeso con le unghie e con i denti». Lo scrive sui social il presidente del M5S Giuseppe Conte. «I primi a festeggiare la nuova versione del Pacco sono stati, non a caso, Germania e Olanda. Il Governo italiano, informato, si è sin qui distinto per la latitanza», aggiunge Conte.

“Il Governo si sta avvitando su se stesso: Meloni sosteneva che l’Italia avrebbe svolto un ruolo internazionale e aveva cercato di legare la ratifica del Mes alla trattativa sul patto di Stabilità. Ora sta crollando il castello di bugie e propaganda che la premier aveva costruito”. Lo dice a Radio Anch’io su Radio Uno la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Se non ratifichiamo il Mes, e siamo gli unici a non farlo, e contestualmente apriamo una sacrosanta discussione sulla riforma del Patto di stabilità, il corto circuito  è prevedibile. Lo avrebbe capito chiunque – aggiunge Paita – l’unica a non averlo capito è stata Giorgia Meloni. Temo che sul Patto di Stabilità che per noi sarebbe fondamentale porteremo a casa poco, e alla fine il governo ratificherà comunque il Mes. Quella della maggioranza è tutta una strategia finalizzata alle elezioni europee, per dare un messaggio sovranista. Ma l’Italia da tutto questo otterrà vantaggi sul piano dell’autorevolezza internazionale? A mio avviso no”.

 

20 Dicembre 2023
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