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6:45 pm, 8 Marzo 23 calendario

Contratto Stellantis, stipendi su dell’11,3%. Protestano le donne Iveco

Di: Redazione Metronews
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E’ stato firmato questa mattina dopo 4 mesi di trattative il primo rinnovo del contratto di lavoro dell’era Stellantis riguardante tutte le principali aziende del gruppo automotive. A sottoscrivere il contratto negli spazi dell’Unione Industriali a Torino i sindacati firmatari (FIM-Cisl, Uilm, Fismic-Confsal, Ugl Metalmeccanici e Associazione quadri), che hanno parlato di «un accordo storico che farà da apripista per i prossimi contratti».

Parere completamente opposto quello della Fiom-Cgil, unica sigla sindacale rimasta esclusa dal tavolo per la quale gli aumenti ottenuti sono il minimo sindacale e «la nostra esclusione è una ferita aperta». Mentre da Stellantis, Giuseppe Manca, responsabile Hr per l’Italia, ha affermato che «entrambe le parti hanno dimostrato un uguale impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i tre precedenti quadrienni di applicazione del Ccsl».

Contratto Stellantis, fuori la Fiom

Tra i risultati raggiunti spiccano l’aumento medio dell’11,3 % degli stipendi, per un totale di oltre 207 euro mensili. Sarà inoltre erogato una-tantum di 400 euro in due tranche, una nel mese di aprile 2023 e una nel mese di luglio 2023. Oltre a ciò, nel mese di maggio 2023, i lavoratori avranno a disposizione 200 euro netti di Flexible Benefit spendibili nella piattaforma welfare Cnhi, Iveco, Stellantis e in buoni carburanti per Ferrari. Prevista la conferma del lavoro agile in post-pandemia e il rimborso una tantum per i lavoratori da remoto e l’incremento dei premi annui del 30 %. L’accordo riguarderà circa 70 mila lavoratori. Sul tema delle politiche per la transizione ecologica i sindacati hanno chiesto chiarezza al Governo.

La protesta delle donne Iveco

Nessuna festa della donna per le lavoratrici della cooperativa Meridiana, in appalto per Iveco, che ieri hanno protestato, assieme alle attiviste di “Non una di meno” davanti ai cancelli dell’azienda in lungo Stura Lazio. Le dipendenti chiedono il rispetto di condizioni di lavoro adeguate e lo stop ai licenziamenti, ma anche di venire internalizzate da Iveco. Dopo aver bloccato i cancelli d’ingresso, la protesta si è spostata sulla strada dove è stato impedito il traffico dei camion e degli altri veicoli in transito. Un muro di scatoloni recanti le richieste all’azienda è stato simbolicamente costruito e poi gettato oltre i cancelli al numero civico 53.

8 Marzo 2023
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